I libretti di lavoro vanno in pensione

“Il libretto di lavoro ha cessato di esistere come documento fisico dal primo gennaio, giorno a partire dal quale tutti i dati si possono trovare in formato elettronico presso la cancelleria centrale del Fondo di previdenza pensionistica (Fond PIO). Da allora, il documento cartaceo è diventato inutile, obsoleto e rappresenta un eccesso di lavoro per gli uffici, ed è quindi stato abrogato”, ha detto l’assistente del Ministro del Lavoro Zoran Lazic per “Tanjug”, ed ha sottolineato che questa è stata una buona decisione che non ha conseguenze negative, dato che nel frattempo tutti gli enti e le organizzazioni hanno allineato le loro norme e regolamenti con la summenzionata modifica alla legge sul lavoro.

“Quindi i rapporti di lavoro, i contributi, il Registro centrale di previdenza sociale obbligatoria, tutti essi continuano ad operare nella maniera prevista, sono solo migrati sul sistema elettronico” – ha sottolineato Lazic, il quale ha fatto notare che il libretto di lavoro, come documento, può rimanere in alcuni casi utilizzato come prova del periodo  lavorativo precedente, ma ha sottolineato che l’introduzione dei nuovi dati nello stesso semplicemente non è necessaria.

Lazic ha aggiunto che le diverse autorità e organizzazioni non dovrebbero chiedere il libretto di lavoro come prova di occupazione, perché le prove che sono iscritte nel libretto di lavoro possono essere ottenute elettronicamente attraverso il registro centrale del Fondo Prevvidenza pensionistica, o tramite altre agenzie e organizzazioni che gestiscono questi dati.


(eKapija, 13.01.2016)

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