I lavoratori ‘smentiscono’ l’accordo Fiat e governo sulle categorie protette

Il dipendente della Fiat di Kragujevac, Slobodan Dumić (32), ha smentito le informazioni fornite in una dichiarazione congiunta del governo serbo e di “Stellantis”, secondo cui farebbe parte di una categoria protetta, poiché invalido del lavoro. Lo stesso ha infatti detto di essere stato chiamato dall’azienda ieri mattina per scegliere “tra la Slovacchia e il licenziamento”.

Spiega di essere diventato invalido durante il suo impiego in Fiat e di avere tutta la documentazione su questo. “Ho iniziato a lavorare all’età di 22 anni, stavo bene prima dell’intervento chirurgico”, dice Slobodan, aggiungendo che i suoi problemi di salute sono iniziati nel 2017. Afferma di aver lavorato alla catena di montaggio in “posizione semi-accovacciata” per 12 ore, e che ciò ha lasciato conseguenze permanenti sulla sua salute, e di avere la documentazione di “invalido di prima categoria”.

“La Premier ha detto che disabili e invalidi sono protetti. Dico che sta mentendo. Ripeto, hanno mentito e ingannato l’opinione pubblica. Stamattina alle 10.20 mi hanno chiamato dicendo che non ero nel gruppo protetto. Mi hanno offerto la Slovacchia o prendere TFR e libretto di lavoro e andare a casa. Non posso andare in Slovacchia, perché mia moglie è incinta di otto mesi, non lavora da nessuna parte, e ho una figlia di tre anni. Quando gliel’ho detto, mi hanno detto che “non è un problema loro”.

Aggiunge di sentirsi truffato e tradito, perché, come nota, una volta gli è stato detto che a causa dell’infortunio sul lavoro sarebbe stato protetto finché la Fiat era in Serbia. Alla protesta di ieri, i sindacalisti hanno anche fatto notare che li chiamano i genitori single, ai quali la dirigenza della Fiat, come sostengono, informa che neanche loro fanno parte di un gruppo protetto. Affermano che solo le vedove e i vedovi sono protetti dal licenziamento e che i genitori, che per qualche altro motivo hanno l’affidamento indipendente dei figli, dovrebbero decidere se vogliono andare in Slovacchia o avere il TFR.

Potresna priča Slobodana iz Fijata: Lažu da su invalidi zaštićeni od otkaza (nova.rs)

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