Il Comitato sanitario del Partito Democratico (DS) ha chiesto al governo serbo di sciogliere immediatamente lo staff di crisi per la repressione della malattia infettiva COVID-19 e di nominarne uno nuovo che possa gestire professionalmente e senza l’influenza politica del governo la crisi causata dalla nuova pandemia.
Secondo lo stesso organo, il precedente personale di crisi ha perso la fiducia dei cittadini, primo perché ha protetto gli interessi del governo più che la salute dei cittadini, ma anche per le incoerenze nelle proposte, nell’interpretazione e nell’attuazione delle misure per combattere il virus.
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Ricordando che vi sono anche dubbi sull’accuratezza dei dati sulla portata dell’epidemia, i democratici hanno proposto sette misure che dovrebbero essere attuate immediatamente dopo lo scioglimento dell’unità di crisi e la formazione di uno nuovo.
Tra le altre l’approvvigionamento urgente di un numero sufficiente di test PCR, l’espansione dei test, un minor utilizzo di test rapidi inaffidabili, nonché una maggior accelerazione del lavoro nei laboratori.
I DS propongono inoltre che i media riferiscano costantemente dove si trovano gli ambulatori COVID e dove invece i cittadini possono essere curati per altre malattie, annuncino se ci sono e quali sono i mezzi per rafforzare l’immunità, nonché diano fiducia a coloro che guidano la lotta contro l’epidemia.
Le misure adottate dall’attuale unità di crisi sono state decise a causa di una reazione iniziale completamente inadeguata al virus, e rimarranno per sempre famose come eccessivamente restrittive, con violazioni dei diritti umani per varie fasce della popolazione.
Grande confusione c’è stata anche nella cura di altri pazienti, non ancora risolta, e il risultato saranno enormi conseguenze per i pazienti cronici, concludono i DS.
Photo credits: “BETAPHOTO/VLADA SRBIJE/SLOBODAN MILJEVIC/DS)”
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