Il tribunale francese ha deciso, per la seconda volta, di rinviare la sua decisione sull’estradizione in Serbia dell’ex primo ministro del Kosovo, Ramush Haradinaj, per affrontare il processo per l’accusa di crimini di guerra.
La Corte d’appello della città francese di Colmar ha reso nota giovedì la decisione relativa al reinvio dell’udienza sull’estradizione di Ramush Haradinaj. La data fissata è il 6 aprile.
“La Corte ha chiesto ulteriori informazioni alla Serbia”, ha dichiarato Ramush Haradianj mentre lasciava la Corte giovedì, secondo quanto riportato da Klan Kosova.
Circondato da sostenitori di etnia albanese al di fuori del tribunale, l’ex guerrigliero e comandante dell’Esercito di liberazione del Kosovo, attualmente leader di un partito di opposizione, ha definito il caso “politicamente motivato”.
“Sono un ostaggio della politica”, Haradinaj ha dichiarato ai media.
Haradinaj è stato assolto in due occasioni dal Tribunale dell’Aja per l’ex Jugoslavia dall’accusa di aver commesso crimini di guerra durante il conflitto in Kosovo 1998-99.
Tuttavia, i funzionari serbi insistono sulla necessità di accertare il suo coinvolgimento in altri crimini di guerra per i quali non è ancora stato perseguito.
Sembra che Haradinaj sia sospettato di omicidi di civili, tra cui l’uccisione di un bambino di due settimane, e la tortura e lo stupro di una minorenne.
I funzionari serbi avrebbero minacciato ritorsioni nel caso di un diniego francese all’estradizione.
Il caso ha contribuito ad accrescere le tensioni tra Belgrado e Pristina, suscitando le proteste da parte degli albanesi che, sia all’interno che all’esterno del Kosovo, ne chiedono il rilascio e condannano l’arresto come un atto politico.
La Corte francese ha rilasciato Haradinaj su cauzione il 12 gennaio, intimandogli però di rimanere nel paese sotto sorveglianza giudiziaria, mentre le autorità valutano se inviarlo in Serbia per affrontare il processo.
(Balkan Insight, 02.03.2017)
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