Il Primo Ministro del Kosovo, Ramush Haradinaj, ingaggiava e pagava lobbisti per cercare di organizzare incontri con alti funzionari degli Stati Uniti attraverso dei canali ufficiali. Le prove sono le e-mail ricevute dal Consiglio di sicurezza nazionale americano da parte del gabinetto di Haradinaj e dalla società da lui pagata per fare lobby sui funzionari americani. Una tale mossa, senza precedenti nella pratica diplomatica degli Stati Uniti, ha dato adito a una forte risposta da parte dei funzionari statunitensi.
Le e-mail pubblicate da “Gazeta Metro” mostrano che Haradinaj aveva ingaggiato Matthew Oresman, attraverso la società “Pillsbury Winthrop Shaw Pittman LLP”, per organizzare incontri con alti funzionari statunitensi a Washington, scrive “Kosovo online” sul portale di Pristina “Lajmi.net”.
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Per questo motivo, William Berkley, uno dei principali uomini del Consiglio di sicurezza nazionale, scrisse al consigliere di Haradinaj, Erold Belegu, per esprimere la sua “incredulità” sul modo in cui il governo del Kosovo tentava di fare lobby, avvertendolo che tutto ciò poteva portare all’avvio di un’indagine su come veniva utilizzato il denaro dei contribuenti.
Ecco la mail di Berkley:
“Noi alla Casa Bianca siamo increduli che il Primo Ministro abbia ingaggiato Matthew Oresman e la sua società “Pillsbury Winthrop Shaw Pittman LLP” per fare pressioni governative attraverso canali ufficiali. L’utilizzo di questa azienda avrà probabilmente un effetto negativo e ci lascerà meno opportunità per raggiungere i nostri obiettivi comuni. Inoltre, se il Primo Ministro utilizza fondi pubblici per pagare i lobbisti, ciò potrebbe avere conseguenze legali per entrambe le parti e portare a indagini”.
Nelle lettere ed e-mail inviate a Washington si chiedevano incontri con alti funzionari, ma si suggerivano anche i modi in cui sviluppare il dialogo tra Belgrado e Pristina. Durante la stesura di queste e-mail sono state introdotte le tasse sui beni provenienti dalla Serbia, riporta “Ljajmi.net” di Pristina.
Anche allora gli Stati Uniti si sono opposti con veemenza alle tasse e hanno chiesto la loro immediata abolizione. William Berkley intimava al gabinetto di Haradinaj la sospensione immediata delle tasse, affermando categoricamente che a causa di queste nessuna personalità influente avrebbe incontrato Ramush Haradinaj nelle riunioni e nei colloqui a Washington:
“Incoraggiamo vivamente il Primo Ministro a utilizzare la sua indubbia autorità e influenza politica per abolire immediatamente le tasse e per concentrarsi nuovamente sulle consultazioni interne prima di raggiungere un accordo finale con la Serbia, che sarà a beneficio di entrambe le parti. Non terremo ulteriori colloqui con il Primo Ministro qui a Washington fino a quando questi obiettivi non verranno raggiunti”, si legge nella mail di Berkley.
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