Il gruppo italiano Zilio, incaricato della depuarazione dell’acqua potabile nella città di Zrenjanin, ha annunciato che sporgerà denuncia contro il Ministero della Salute della Repubblica di Serbia che ha posto un divieto sulla messa in funzione dell’impianto di depurazione della società italiana.
“E’ incomprensibile che il governo serbo non abbia l’interesse a risolvere un problema che si è venuto a creare a seguito di interpretazioni diametricamente opposte della legislazione in merito. Il Gruppo Zilio ha investito 3,5 milioni di euro in questo progetto e ha inviato una lettera di protesta al primo ministro, che non ha ancora ricevuto risposta. Dopo cinque mesi di attesa la società ha registrato significative perdite per gli errori di qualcun’altro e queste perdite continuano a crescere a seguito del totale disinteresse dell’amministrazione a risolvere il caso”, ha dichiarato il rappresentante della società italiana Nenad Obradovic, secondo il quale il Gruppo Zilio ha investito propri fondi e risorse garantite da un prestito della Erste Bank per costruire l’impianto di depurazione a seguito della vittoria del relativo bando della società municipalizzata di gestione delle acque della città di Zrenjanin
“Il procedimento fu approvato dal Direttorato delle forniture pubbliche e dal Governo serbo, che emise le relative garanzie. Ora entrambi se ne sono disinteressati a seguito del divieto posto dal Ministero della Salute, nonostante che il Ministero delle Costruzioni, che regola le attività di erogazione dei servizi di pubblica utilità, abbia dato la sua approvazione. Abbiamo inviato in merito una lettera al governo serbo e all’amministrazione comunale di Zrenjanin e da tre mesi non otteniamo una risposta, mentre i nostri macchinari, che soffrono i repentini cambi di temperatura, rischiano di essere inutilizzabili o di essere danneggiati permanentemente, con un danno di molti milioni di euro. Le autorità di Zrenjanin hanno proposto una soluzione ragionevole a questo problema e speriamo sinceramente che nel corso della prossima setttimana si possa risolvere la questione”, ha concluso Obradovic.
(eKapija, 10.01.2018)
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