Il Gruppo di Stati che fanno parte del Consiglio d’Europa per la lotta alla corruzione (GRECO) ha invitato la Serbia a istituire un sistema per prevenire la corruzione tra i massimi funzionari esecutivi, tra cui il Presidente, i Ministri, i segretari di Stato, i capi di gabinetto, i consiglieri, come così come i membri della polizia. Lo afferma il rapporto pubblicato il 5 luglio.
Nel quinto ciclo di valutazione, che ha riguardato gli organi del governo centrale, il “GRECO” ha formulato 24 raccomandazioni che dovrebbero aiutare la Serbia a costruire una strategia pubblica per prevenire la corruzione, la quale includa esplicitamente le persone che occupano le più alte posizioni esecutive. Nella relazione, il GRECO prende atto del ruolo centrale dell’Agenzia anticorruzione e dei suoi meccanismi, tra cui i piani di integrità delle autorità pubbliche e le dichiarazioni patrimoniali dei funzionari pubblici, ma raccomanda di rafforzare il ruolo dell’Agenzia ampliandone il campo di applicazione alle persone con le più alte funzioni esecutive, tra cui il Presidente, i capi di gabinetto, il Premier, il vice primo ministro, nonché i consiglieri e gli agenti di polizia.
Inoltre, raccomanda di preparare un adeguato e specifico documento di comportamento per il Presidente. Il GRECO sottolinea che le dichiarazioni sui beni delle persone con le più alte funzioni esecutive, che i funzionari sono tenuti a riferire all’Agenzia anticorruzione, “dovrebbero essere sistematicamente soggette a un monitoraggio essenziale e i contatti del Presidente e del governo con i lobbisti dovrebbero essere divulgati e pubblicamente segnalati”. Il GRECO rileva inoltre nella relazione che, dato il basso livello di azione penale, l’immunità concessa ai membri del governo non dovrebbe coprire i reati legati alla corruzione.
Nella relazione del 5 luglio, si afferma anche la necessità di adottare una strategia pubblica sulla prevenzione della corruzione nella polizia. “In questo senso, dovrebbero essere adottate misure per ottenere una concorrenza più aperta e trasparente nel processo di nomina del capo della polizia e di altre posizioni dirigenziali, al fine di prevenire le nomine politiche”, afferma il rapporto. Come detto, “il Codice Etico di Polizia esistente dovrebbe essere rivisto per coprire tutti i temi rilevanti di integrità (conflitto di interessi, donazioni, contatti con terzi, attività esterne) ed essere corredato da esempi pratici. È necessario stabilire un regolare controllo di integrità nella carriera di agente di polizia, nonché far ruotare il personale nelle aree soggette a corruzione”.
Inoltre, la raccomandazione di questa organizzazione è di adottare quanto prima e presentare un documento strategico sulla prevenzione della corruzione nelle forze di polizia in aree di rischio identificate e su obiettivi chiaramente definiti, nonché aumentare la consapevolezza della formazione in materia di protezione degli informatori. Infine, dovrebbero essere predisposta una maggior sicurezza per garantire delle indagini sufficientemente indipendenti e trasparenti sulle denunce contro la polizia e per incoraggiare le denunce di irregolarità. L’attuazione delle raccomandazioni rivolte alla Serbia sarà valutata dal “GRECO” attraverso una procedura di conformità e il Paese ha tempo fino alla fine di settembre 2023 per presentare una relazione sulla loro attuazione.
https://www.slobodnaevropa.org/a/srbija-korupcija/31929813.html
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