L’organizzazione non governativa “Građanski preokret” chiede al governo serbo e alla Premier Ana Brnabic di non accettare la proposta di imporre il divieto di circolazione di 24 ore a causa della pandemia da coronavirus, affermando che misure irragionevoli, inutili ed eccessive potrebbero rappresentare una grave minaccia.
“Questa misura metterebbe a repentaglio gli interessi vitali della popolazione e sarebbe quindi incompatibile con il suo obiettivo proclamato, ovvero l’assistenza sanitaria della stessa popolazione”, ha evidenziato l’organizzazione in una lettera aperta, sollecitando il governo e la Prima Ministra a respingere la proposta del Presidente serbo Aleksandar Vucic.
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Nella lettera si legge che una decisione sbagliata potrebbe portare al caos prima nella società e poi nelle strade, favorendo le malattie contagiose e causando effetti collaterali sul comportamento dei cittadini e sulla loro crescente presenza nelle strade e nei negozi, avvertendo che le conseguenze potrebbero anche incidere nella salute mentale di tutta la popolazione.
“È sufficiente un divieto generale e coerente di assembramento, non è necessario alcun divieto generale di movimento individuale. Non siate il “Grande fratello” trattando i cittadini come residenti a cui vengono assegnati incarichi, premi e sanzioni. La vita non è un programma di reality”.
Nella lettera si evidenzia che la struttura demografica della Serbia mostra un numero enorme di coloro che sarebbero significativamente svantaggiati dal divieto generale di circolazione e diventerebbero quindi poi a spese dei servizi sociali, a fronte di un Paese che non ha la logistica necessaria nei servizi pubblici e un numero sufficiente di funzionari per sostenere una cosa del genere.
Si avverte che un completo divieto di movimento avrebbe un impatto negativo sulla salute mentale della popolazione, influirebbe sui disturbi alimentari e sul trattamento di molte malattie e che la vita non può essere ridotta semplicemente a soddisfare le necessità di cibo, acqua e medicine.
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