L’anno scorso è stato un record per quanto riguarda il valore degli investimenti diretti esteri.
Nel 2022 la Serbia ha registrato 4,4 miliardi di euro degli investimenti diretti esteri. Con un aumento annuale del 13,6% rispetto all’anno precedente, il 2022 è stato un anno da record per quanto riguarda gli investimenti transfrontalieri.
La Banca Nazionale di Serbia ha dei dati preliminari in merito, ma per ora i dati relativi ai primi tre trimestri del 2022 mostrano che in quel periodo sono stati investiti circa 3 miliardi di euro. I maggiori investimenti sono stati realizzati nell’industria di trasformazione, per un totale di 1,3 miliardi di euro, e la maggior parte di questi investimenti, per un importo di 443 milioni, sono stati realizzati nella produzione di gomma e plastica, seguiti dagli investimenti nella produzione di autoveicoli (quasi 300 milioni di euro), nella produzione di metalli di base per 123 milioni e nell’industria alimentare per 116 milioni.
Nei primi tre trimestri dell’anno scorso è stato investito un miliardo di euro nel settore delle costruzioni, aggiunte le transazioni immobiliari per il valore totale di 226 milioni. Anche gli investimenti nel settore del commercio al dettaglio sono stati ingenti, per un valore di circa 300 milioni di euro.
Se si guardaano i paesi di provenienza di questo capitale investito non ci sono sorprese, poiché è chiaro che l’Unione Europea è il principale partner economico della Serbia , in quanto gli investitori dell’UE hanno investito qui un totale di 1,6 miliardi di euro, mentre gli investitori di altri Paesi europei hanno investito 608 miliardi. La maggior parte di essi proviene dalla Gran Bretagna (260 milioni), dalla Svizzera (162 milioni) e dalla Federazione Russa (57 milioni). La Cina è ancora un grande investitore (un miliardo di euro), così come il Giappone con circa 200 milioni. 95 milioni di euro provengono dagli Stati Uniti.
La NBS afferma inoltre che circa il 60% degli IDE totali è stato indirizzato ai settori commerciali, soprattutto nell’industria manifatturiera (43,5%), ma anche nell’edilizia (33,3%) e nel commercio (10%).
(Politika, 01.02.2023)
https://www.politika.rs/sr/clanak/535100/ulaganja-gradjevinarstvo-strana
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