Gli eurodeputati aggiungono altri emendamenti alla relazione sulla Serbia

I deputati del Parlamento europeo hanno presentato altri 11 emendamenti alla relazione del relatore Vladimir Bilcik sulla Serbia, incentrati sul finanziamento statale di Telekom Serbia e sulle informazioni trasmesse a Mosca dalla massima agenzia di sicurezza civile del Paese su un attivista dell’opposizione russa.

Gli emendamenti saranno discussi in una sessione che inizierà il 9 maggio, prima del voto dei deputati il 10 maggio.

I deputati vogliono che la relazione rifletta le loro preoccupazioni sulla rimozione di due procuratori da un’indagine per corruzione sulla società elettrica nazionale serba (EPS) e sulle notizie secondo cui l’Agenzia per le informazioni sulla sicurezza (BIA), sotto la guida del politico filo-Mosca Aleksandar Vulin, ha passato alle sue controparti russe informazioni sulle attività di Vladimir Kara-Murzi a Belgrado. Il russo è stato condannato a 25 anni di carcere.

I deputati vogliono anche eliminare la parola “possibile” da un emendamento che parla del finanziamento statale della società Telekom Serbia, ritenendo che non vi siano dubbi sul fatto che essa riceva denaro dal governo. Vogliono anche eliminare la parte della relazione che esprime soddisfazione per la formazione di un gruppo di lavoro per la protezione dei giornalisti all’interno del gabinetto del primo ministro e affermare chiaramente che i media che pubblicano e trasmettono una narrativa anti-Unione Europea e filo-russa sono vicini alle autorità e hanno contribuito al calo del sostegno all’integrazione europea della Serbia.

Un altro emendamento chiede di esprimere il proprio rammarico per la violazione da parte della Serbia degli accordi con Pristina durante il voto sulla richiesta di adesione del Kosovo al Consiglio d’Europa, per il boicottaggio delle elezioni locali e per le intimidazioni ai politici dell’opposizione serbo-kosovara.

Oltre a un totale di 11 emendamenti, il relatore del Parlamento europeo per la Serbia, Vladimir Bilcik, ha proposto anche un emendamento orale in cui si afferma che il Parlamento europeo condanna fermamente le uccisioni di massa in Serbia e, in segno di dolore e solidarietà, chiede un’indagine approfondita.

Solo in casi eccezionali gli emendamenti orali possono essere sottoposti all’esame delle sessioni plenarie del PE prima che un testo in esame venga messo ai voti.

(Danas, 09.05.2023)

https://www.danas.rs/vesti/politika/ep-na-plenarnoj-sednici-o-izvestajima-o-srbiji-i-kosovu/

 

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