Gli agricoltori faticano a coprire i costi di base

Gli agricoltori membri di sette associazioni agricole che a maggio di quest’anno hanno firmato un accordo con il governo serbo sulle richieste per la ripresa del settore agricolo del Paese, decideranno la loro prossima mossa poiché le loro richieste sono state soddisfatte solo in parte.

Il presidente dell’Associazione degli agricoltori del Banato, Dragan Kleut, ha dichiarato che gli agricoltori si trovano in una situazione finanziaria catastrofica perché i prezzi del grano e del mais in Serbia sono significativamente inferiori a quelli della borsa di Budapest.

In Serbia il mais viene venduto a 25 dinari al chilogrammo e il grano a 16 dinari, mentre alla Borsa di Budapest i prezzi sono rispettivamente di 27 e 20 dinari al chilogrammo.

“Il mercato serbo è chiuso. Qualcuno sta traendo un enorme profitto da questa differenza di prezzo, mentre gli agricoltori non riescono a coprire i costi di produzione di base”, ha dichiarato Kleut.

L’accordo tra gli agricoltori e il Ministero della linea è stato firmato a maggio, dopo diversi giorni in cui gli agricoltori hanno bloccato le strade con le loro macchine agricole. L’accordo prevede un’analisi del mercato dei cereali e l’eliminazione delle accise sul cosiddetto gasolio blu, un aumento dei sussidi per ettaro di terreno coltivabile da 9.000 a 18.000 dinari, sussidi per terreni coltivabili fino a 100 ettari e l’abolizione delle tasse di drenaggio nel 2024. Alcune delle richieste, come i premi per il latte e i sussidi per capo di bestiame, sono state soddisfatte.

Kleut ha anche detto che i sussidi concordati di 18.000 dinari per ettaro non sono ancora stati pagati e che gli agricoltori ora chiedono sussidi equivalenti a 300 euro per ettaro di terra invece dei 18.000 concordati per ettaro.

“I costi della coltivazione del mais per un ettaro di terreno oscillano tra i 175.000 e i 180.000 dinari e questo non può essere compensato nemmeno se il raccolto è il migliore di sempre, quando il prezzo di acquisto è di soli 16 dinari al chilogrammo”, ha dichiarato il presidente dell’Associazione indipendente degli agricoltori della Serbia, Jovica Jakšić.

Secondo lui, invece del prezzo preferenziale di 179 dinari al litro, gli agricoltori pagano il gasolio al prezzo pieno di 211 dinari.

(Biznis.rs, 26.09.2023)

https://biznis.rs/vesti/srbija/ratari-u-katastrofalnoj-situaciji-ne-mogu-da-pokriju-troskove-proizvodnje/

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