Il ministro dell’Agricoltura, Dragan Glamocic, ha dichiarato oggi che, a dispetto di grandi potenzialità, gli incentivi per la produzione biologica in Serbia sono insufficienti.
Intervenendo nel dibattito “Serbia: il Paese del cibo biologico” all’interno della conferenza “Kvantni skok” a Belgrado, Glamocic ha detto che il proprio Ministero incoraggerà i coltivatori a convertirsi al biologico e a diventare più competitivi. Egli ha ricordato che il cibo biologico ha un prezzo più alto e ha detto che la Serbia deve aumentare l’esportazione di questi prodotti. Glamocic ha dichiarato che si lavorerà anche sul sostegno dell’allevamento biologico, che allo stato attuale è ancor meno sviluppato rispetto agli altri settori dell’agricoltura naturale.
Al dibattito ha partecipato anche Shalom Simon, ex ministro israeliano dell’Agricoltura, il quale ha detto che i piccoli possedimenti (da due a quattro ettari) possono essere una grande opportunità per la produzione biologica; egli ha però aggiunto che, per ottenere una produzione di successo, servono buone infrastrutture, formazione dei coltivatori e provvedimenti legislativi rigorosi: “Servono regolamenti severi ed essi vanno applicati, altrimenti non potrete nemmeno esportare”.
(Beta, 04.10.2013)