La giornata di dissenso è culminata con la manifestazione di un’ora e mezza di fronte al Parlamento. La protesta prosegue lunedì.
Nel giorno in cui i rappresentanti del Parlamento hanno finito di discutere gli emendamenti alle leggi su lavoro e pensioni, che verranno votate domani, i sindacati hanno organizzato una manifestazione a cui – stando ai dati del Ministero dell’Interno – hanno partecipato circa 4.200 persone.
Il leader della sigla sindacale SSSS, Ljubisa Orbovic, ha detto che la legge sul lavoro in discussione è cattiva, giunta in Parlamento così com’è, poiché il Ministro competente, Aleksandar Vulin, “non ha voluto il dialogo con i sindacati, ma ha ascoltato solo i datori di lavoro, la Camera di commercio americana e gli investitori stranieri”. Stando alle sue parole, i sindacati sono per le riforme, ma non fatte alle spalle dei lavoratori; egli ha ricordato che anche le privatizzazioni svolte negli anni Duemila venivano presentate come riforme, ma hanno lasciato fabbriche dismesse e operai senza lavoro. Orbovic ha anche ricordato che, sebbene venga scelto dal popolo, il Governo non può essere ignorare questo stesso popolo ed essere contro di esso. A proposito della legge sulla previdenza sociale, il sindacalista ha affermato che essa serve a far diventare i lavoratori come schiavi e a farli lavorare per tutta la vita. Alla protesta di oggi, che si è svolta senza disordini, hanno partecipato anche i rappresentanti del sindacato della polizia, che ha annunciato una nuova protesta per il 27 luglio.
(RTS, 17.07.2014)