Gay Pride a Belgrado senza incidenti

Il percorso, colorato e sereno, si è snodato dalla sede del governo in via Nemanjina fino alla sede del Comune di Belgrado, passando per Terazije, dove nei pressi del monumento ai patrioti si sono tenuti brevi discorsi che hanno ricordato la lotta al fascismo e al capitalismo, menzionato le guerre in Siria e in Ucraina come i problemi in Grecia e ricordato il grande numero di profughi dalla Siria.

All’interno del corteo hanno sfilato la ministra dell’integrazione europea Jadranka Joksimovic, il ministro della cultura Ivan Tasovac, il Sindaco di Belgrado Sinisa Mali, la commissaria per i diritti Branka Jankovic.

pride2 manzo tasovacNutrita la presenza di ambasciatori e rappresentanti di istituzioni estere, dal capo della Delegazione dell’Unione europea a Belgrado Michael Davemport all’ambasciatore americano Michael Kirby al membro dell’Europarlamento Knut Flekenstein. Presenti anche la ministra svedese per la cultura e la democrazia Alice Bach Kuhnke, il sottosegretario con delega per gli affari europei del ministero degli esteri tedesco Michael Ros e la capa della squadra negoziale della Serbia con l’Unione europea Tanja Miscevic.

Tra i politici serbi hanno partecipato alla manifestazione il leader del partito liberaldemocratico Cedomir Jovanovic con la moglie, il dirigente del partito socialdemocratico Nenad Kostandinovic, il presidente del movimento “E’ stato abbastanza!” Sasa Radulovic.

pride3Il membro del comitato organizzatore Boban Stojanovic si è dichiarato molto soddisfatto e ha aggiunto che si può dire che quest’anno è stato la prima vera e propria parata dell’orgoglio omosessuale a Belgrado: “E’ stata la prima vera e propria parata, abbiamo passeggiato lungo le vie principali con le nostre bandiere e la nostra musica, la gente era felice e positiva: questo è stato davvero un Pride!”.

pride4Stojanovic ha aggiunto di essere particolarmente felice perché durante la manifestazione si è diffuso anche un messaggio di solidarietà ai profughi che stazionano a pochi metri dal percorso del corteo “Come si è detto, tutti possiamo diventare dei profughi e l’idea di base del movimento LGBT è solidarietà”.

Stojanovic ha anche aggiunto che il corteo si è svolto pacificamente e non vi sono stati significativi incidenti.

(B92, 20.09.2015)

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