La società russa Gasprom ha preso la decisione di far continuare il gasdotto “Turkish Stream” nel suo percorso attraverso Bulgaria, Serbia, Ungheria e Slovacchia. In questi paesi, si stanno completando le procedure di preparazione per il lavoro, scrive il quotidiano russo “Kommersant”.
Come detto, la prima consegna di gas alla Bulgaria e alla Serbia avrà inizio nel 2020, mmentre in Ungheria arriverà nel 2021, che consentirà alla società russa di sospendere completamente entro il 2022 la fornitura di gas attraverso l’Ucraina.
“Kommersant” sottolinea che questo sarà il cosiddetto “South Stream”, che l’Unione europea aveva sospeso nel 2014 a causa della pressione degli Stati Uniti.
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Si stima che questa volta sarà molto più difficile influenzare la sospensione del progetto perché Gasprom ora rispetta pienamente le leggi dell’Unione Europea.
E’ in programma di far aderire anche la Grecia al gasdotto, ma stima il giornale russo non è ancora chiaro quando e come questo accadrà. Si presume che la Grecia si colleghi tramite la Bulgaria o il gas dell’Azerbaijan sarà sostituito dal gas russo dopo il completamento della costruzione del gasdotto TAP, sempre previsto per il 2020.
Photo Credits:”CC0 / Turkstream”
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