Uno dei più importanti partner commerciali esteri della Serbia è ancora l’Italia.
Nell’ultimo anno, la Serbia ha esportato beni per un valore di circa due miliardi di dollari verso l’Italia, e un numero crescente di investitori italiani ha deciso di investire nel paese. A breve, inoltre, più di 30 imprenditori italiani arriveranno in Serbia per migliorare ulteriormente la cooperazione.
Seconda in Europa per la produzione di insalate confezionate e zuppe pronte, l’azienda italiana La Linea Verde opera con successo in Serbia da oltre due anni. La decisione di avviare la produzione in Serbia è dovuta a una serie di motivi: “Il primo e principale motivo è l’accordo che esiste tra Serbia e Russia, e il secondo motivo è rappresentato dalla posizione geografica della Serbia e dalla prossimità con tutte le principali capitali europee nei dintorni: Budapest, Sofia, Zagabria, Bucarest”, ha dichiarato Branislav Ignjatovic, Vice Direttore Generale de “La Linea Verde”.
E l’elenco di vantaggi in virtà dei quali gli investitori italiani preferiscono la Serbia non finisce qui. “C’è una forza lavoro ben istruita, e quindi le barriere linguistiche sono minori. Si può dire che gli italiani incontrano la prontezza e il desiderio delle persone di educarsi ulteriormente in questo senso”, osserva Irena Brajović, Direttrice di Confindustia Serbia.
Che l’Italia sia uno dei più importanti partner del commercio estero della Serbia lo confermano le statistiche. Le esportazioni dalla Serbia verso l’Italia negli ultimi cinque anni sono aumentate del 40%. La crescita maggiore si registra nel settore agro-alimentare. Il granoturco, il grano, la soia e i lamponi congelati risultano essere i prodotti maggiormente esportati. Il mercato italiano, tuttavia, apre la porta ad altri prodotti.
“Quando si parla di commercio estero, cioè di relazioni tra Serbia e Italia, tutti i settori sono rappresentati”. Il mercato italiano ha bisogno di importare carne dalla Serbia, ci sono requisiti per l’importazione di mirtilli, e dobbiamo continuare a cooperare. Esiste un interesse comune presso le società italiane e serbe”, spiega Marina Scognamiglio, Direttrice dell’Ufficio di Belgrado della Camera del commercio estero italiano.
Il Ministero dell’Agricoltura ha un piano per il prossimo periodo: “In futuro, vorremmo incrementare il volume e il grado di rifinitura dei prodotti di esportazione destinati all’Italia”, afferma Senad Mahmutovic, Segretario di Stato per il Ministero delle politiche agricole, forestali e idriche. “Si tratterebbe di prodotti ad alto valore aggiunto che avranno un maggiore impatto finanziario sullo sviluppo dell’agricoltura, dell’economia e degli afflussi di valuta estera in generale in Serbia”, ha affermato Mahmutovic.
Gli ospiti dall’Italia in arrivo martedì potrebbero fornire il loro supporto: più di 30 imprenditori italiani presenteranno i loro prodotti ai colleghi serbi, aprendo forse nuove opportunità di investimento.
(RTS, 25.02.2018)
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