Il Free Zone Film Festival, in programma dal 10 al 15 novembre tra Belgrado, Novi Sad e Nis, presenterà una selezione delle migliori opere cinematografiche che hanno gareggiato ai Festival di Cannes, Berlino e Locarno e i cui autori hanno voluto inviare un messaggio contro guerre, criminalità e violenza.
Il Festival si apre ufficialmente il 10 novembre con la proiezione di “Neruda”, presso il Sava Centre di Belgrado. Il film ci riporta al 1948, ai tempi in cui la guerra fredda raggiunse il Cile. Il senatore Pablo Neruda (interpretato da Luis Gnecco) accusa il governo di tradire il partito comunista ed è rapidamente messo sotto accusa dal presidente González Videla (Alfredo Castro). Il Prefetto di Polizia Oscar Peluchonneau (Gael Garcia Bernal) riceve l’ordine di arrestare il poeta. Neruda cerca di fuggire dal paese con la moglie, la pittrice Delia del Carril (Mercedes Morán), ma i due sono costretti dalle circostanze a nascondersi. Ispirato dagli eventi drammatici della sua nuova vita da fuggitivo, Neruda scrive la sua epica raccolta di poesie, Canto General.
Il programma prevede oltre 50 lungometraggi e documentari, in cui sono compresi i film vincitori di Cannes, Berlino e Locarno. Le opere offrono la possibilità di avere una panoramica unica degli eventi che hanno scosso il mondo negli ultimi anni – dalla guerra in Siria, alle tragedie di immigrati per passare alla spaventosa vita in Corea del Nord al sistema aziendale che trasforma le persone in schiavi e alla guerra cibernetica.
Il Festival sarà inaugurato ufficialmente dal croato Viktor Ivancic, scrittore, giornalista e co-fondatore della celebre rivista di satira politica Feral Tribune.
Il pubblico avrà anche la possibilità di assistere alla proiezione di “Fuocoammare”, documentario diretto da Gianfranco Rosi, che, già premiato al Festival di Berlino con l’Orso d’Oro, rappresenterà l’Italia per la corsa agli Oscar. Il documentario è incentrato sulla vita della comunità della piccola isola di Lampedusa, che nel cuore del Mare Mediterraneo, continua ad essere testimone delle sofferenze dei migranti che giungono dall’Africa sulle sue rive.
Il programma del Festival può essere consultato qui http://freezonebelgrade.org/dev2/en/filmovi-2016/.
(Vecernje Novosti, 09.11.2016)
http://www.novosti.rs/vesti/kultura.71.html:634213-Potresne-slike-planete
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Ad un profugo
Scompaiono nel sole gli infiniti,
s’annullano le crisi,
vibrano le navi,
nel cosmo, naufragando.
Distanze, risorgono ad appagare gli spazi.
Tu giaci, tremebondo, sotto la poppa,
dove il timone s’è rotto.