Come sta facendo la Serbia per ottenere il gas naturale necessario quando la Russia smetterà di erogare gas attraverso l’Ucraina nel 2019 e quando l’Europa costruirà tutti i gasdotti progettati?
Al momento non esiste un singolo gasdotto che verrà costruito per attraversare la Serbia. L’appartenenza di Romania e Bulgaria all’UE rappresenta il motivo principale per cui una parte del gasdotto che si estenderà dalla Turchia e dalla Grecia fino all’Ungheria sarà costruito anche in Romania e in Bulgaria, ma non in Serbia?
L’esperto energetico Miordrag Zdravkovic sostiene che questa non è una spiegazione valida per motivare il percorso del futuro gasdotto attraverso i paesi vicini: entrano in gioco la geopolitica, la geografia e molti altri fattori che possono essere meglio osservati nell’esempio del gasdotto South Stream, spiega Zdravkovic.
“South Stream non sarebbe dovuto essere un progetto contratto tra la Russia e gli stati balcanici della Bulgaria, della Serbia e dell’Ungheria, ma piuttosto un progetto che sarebbe stato attuato dalla Russia e dall’UE. Tuttavia, come si è scoperto, la condotta doveva essere lunga 1.200 km, e il Mar Nero è quasi 2.000 metri di profondità: costruire un condotto che si troverebbe sul fondo del mare sarebbe costato troppo. Il progetto sarebbe stato redditizio solo se gli acquirenti fossero stati enormi consumatori a lungo termine come i paesi dell’Europa centrale, sud e occidentale”, aggiunge Zdravkovic, ricordando che probabilmente sarà innanzitutto costruito il gasdotto turco, seguito dal North Stream 2 che fornirà gas verso l’Europa.
“Il South Stream è troppo costoso e tre volte la lunghezza del North Stream 2. Affinché il progetto South Stream sia redditizio, il gas deve raggiungere i paesi considerati importanti consumatori. Bulgaria, Serbia e Ungheria non sono così, ma sono importanti perché possono fornire un sicuro transito di gas. Sarebbe bene per questi tre paesi che il gasdotto possa attraversarli a causa delle spese di trasporto del gas che potrebbero essere raccolte. Ma dal punto di vista del paese che vuole costruire questo gasdotto, cioè la Federazione Russa, non abbiamo importanza. Temo che non rimarremo a corto di gas”, conclude Zdravkovic.
(Vesti Online, 14.06.2017)
http://vesti-online.com/Vesti/Ekonomija/655023/Srbija-ostaje-gasno-slepo-crevo
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