Il FMI potrebbe dare il via libera ad un leggero aumento degli stipendi degli insegnanti ed, eventualmente, degli stipendi degli impiegati nel settore della sanità, pur asserendo che gli impiegati nell’amministrazione statale e nei corpi di difesa percepiscono solidi stipendi.
Nonostante abbia lodato la Serbia per i risultati raggiunti attraverso le misure di consolidamento fiscale e riconosciuto che la ripresa economica della Serbia ha superato le aspettative, il Fondo monetario internazionale ha posto un veto all’innalzamento di pensioni e salari per gli impiegati dell’amministrazione statale.
Diverse fonti hanno confermato che, durante i colloqui in corso per la sesta revisione dell’accordo stand-by con la Serbia, il FMI ha espresso un parere fortemente negativo rispetto all’aumento delle pensioni, sebbene non totalmente contrario ad un esborso una tantum per i pensionati le cui pensioni risultano inferiori a 23.000 dinari prima delle vacanze di Capodanno. L’importo non è stato ancora determinato, ma potrebbe oscillare tra i 5.000 e i 7.000 dinari. Il FMI sostiene inoltre anche che un aumento in questo senso potrebbe essere possibile solo alla fine del 2017.
Per quanto riguarda le retribuzioni dei funzionari pubblici, il FMI ha acconsentito a un lieve aumento (circa il 2%) degli stipendi nel settore dell’istruzione ed in quello della sanità, pur affermando che funzionari statali e della difesa percepiscono stipendi solidi, talvolta anche eccessivi.
Il FMI ha sottolineato che un aumento dovrebbe essere sostenibile nei prossimi anni.
(Politika, 24.10.2016)
http://www.politika.rs/sr/clanak/366376/MMF-protiv-povecanja-penzija