Nel corso del discorso in occasione dell’inaugurazione della 39° Fiera Internazionale del Turismo, tenutasi a Belgrado, il Primo Ministro serbo Aleksandar Vucic, ha dichiarato che, l’anno scorso, la Serbia ha guadagnato “un miliardo e 42 milioni di euro dal turismo”.
Secondo i dati del governo, il settore del turismo in Serbia negli ultimi tre anni avrebbe fatto registrare una crescita pari al 10%, mentre la crescita media nel mondo si attesta al 4%, e in Europa al 2%.
“Il Montenegro può contare sul mare incantevole e sulle catene montuose, sul lago di Scutari, possiede tutto ciò che un bel paese può offrire. La Serbia non ha mai brillato nel settore del turismo, che non rappresenta il settore più importante, ma nel 2016 abbiamo guadagnato 200 milioni di euro in più dal turismo rispetto al Montenegro”, ha dichiarato Vucic, secondo Tanjug. “I turisti sono alla ricerca di nuove destinazioni e questo è il nostro caso”, ha osservando Vucic, sottolineando la necessità di potenziare la cooperazione nei Balcani, perché solo attraverso la cooperazione tutti i paesi saranno in grado di ottenere risultati che miglioreranno la vita dei loro cittadini: “I paesi dei Balcani occidentali hanno un grande potenziale turistico sul mercato dei paesi terzi. Per questo motivo è necessario migliorare la cooperazione, perché nessun paese può avere successo da solo”.
Alla fiera, che ha avuto luogo dal 23-26 febbraio, sono stati 1.100 gli espositori, includendo tour operator internazionali, regionali e locali, associazioni turistiche, alberghi e compagnie aeree da 56 paesi partecipanti. E, per la prima volta, la Cina ha preso parte all’evento, segnale salutato da funzionari serbi e tour operator positivamente in vista della liberalizzazione dei visti e dell’istituzione di possibili voli diretti che consentirebbero di incrementare l’afflusso di turisti cinesi verso la Serbia.
Una delle strategie per il rilancio del settore del turismo in Serbia, secondo quanto affermato dal Primo Ministro, è rappresentata proprio dalla prospettiva di attirare più visitatori provenienti dalla Cina.
“Nel 2016, il numero dei turisti cinesi è aumentato del 29%. Una percentuale che potrebbe essere incrementata dall’istituzione di una linea aerea diretta Belgrado-Pechino. Questo significherà, insieme alla soppressione dei visti, un enorme numero di turisti”. Vucic ha dichiarato che la Serbia ha intenzione di stipulare accordi con i paesi vicini, come Montenegro e Ungheria, per presentare un’offerta congiunta ai tour operator cinesi.
Liu Cheng, direttore della filiale di Budapest del China National Tourism Administration, ha spiegato che la filiale è stata fondata nel marzo scorso a Budapest per promuovere la Cina come meta turistica nei paesi dell’Europa centrale e orientale, e per stabilire connessioni nel settore del turismo tra la Cina e questi paesi, tra cui la Serbia.
“In questi anni abbiamo assistito ad una rapida crescita del numero dei turisti cinesi nei Paesi CEE, con un numero annuo di 800.000 turisti. Tra questi paesi, la Repubblica Ceca è il più popolare”. Liu ha confermato che, sebbene non siano molti i turisti cinesi che decidono di visitare la Serbia, il numero appare in crescita, dal 20 al 30% ogni anno e l’anno scorso ha raggiunto i 43.000. Un numero incoraggiante, se si considera che nel 2011 i turisti cinesi erano stati, ad esempio, solo 12.000 cinesi.
(InSerbia.info, Chinadaily, 25.02.2017)
http://europe.chinadaily.com.cn/business/2017-02/25/content_28346853.htm
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