Il Sindacato indipendente “Fiat Plastic”, i cui lavoratori sono in sciopero a causa della riduzione dei salari, ha annunciato che la Fiat “con un atto di prepotenza” ha trasferito parte della produzione da quella fabbrica alla casa madre “Fiat Chrysler Automobiles Serbia”, spostando lì anche alcune macchine di produzione.
Il sindacato ritiene che questo sia un affronto al diritto del lavoro e ai diritti dei lavoratori, il che rende insignificante il diritto di sciopero in Serbia.
“E’ stato creato ad arte un surplus di produzione, al fine di intimidire i lavoratori in sciopero, il che, purtroppo, ha avuto effetto su alcuni di loro”, si legge nel bando. Il sindacato ha ricordato che è in vigore uno sciopero allo stabilimento “Fiat Plastic” per riduzione ingiustificata di salari, nonché per continue violazioni del diritto del lavoro.
Il sindacato ritiene che non si tratti più solo di legittime richieste dei lavoratori, ma anche della questione se gli investitori stranieri siano “al di sopra della legge serba”, visto che il comitato di sciopero della fabbrica è “probabilmente l’unico comitato di sciopero in Europa che è stato mandato in congedo retribuito nel bel mezzo dello sciopero, anche se il resto della fabbrica sta lavorando”.
Gli stessi fanno sapere che anche il sostegno di altre organizzazioni sindacali è stato quasi del tutto assente e che nel prossimo periodo tutte le organizzazioni sindacali internazionali competenti saranno informate dell’accaduto, dalle quali ci si aspetta aiuto, protezione e comprensione.
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