Chi avrà più vantaggi dall’export della Fiat 500L?

Anche se negli ultimi giorni si parla sulla possibilità di vendere tutti i tre tipi del modello “Fiat 500L” nel mercato dell’Unione economica euroasiatica e anche se si indicano tutti i vantaggi per i consumatori serbi che potranno comprare dei veicoli russi secondo le condizioni uguali, cioè esente dal pagamento dei dazi doganali di 12,5%, l’analisi più dettagliata mette in questione l’euforia iniziale. 

Infatti, dalla fabbrica di Kragujevac dovrebbe essere mandato un contigente di 10.000 veicoli al mercato della Russia, Bielorussia, Kazikistan ed Armenia con 150 milioni di abitanti in totale. Dall’altra parte, la Serbia con un mercato di 7 milioni di consumatori potenziali, potrà comprare i veicoli e le automobili russi secondo le stesse condizioni. I russi sicuramente offriranno alcuni modelli di loro “Lada”, tipo “kalina” che in Serbia costa fino a 7.000 euro, mentre la “Fiat 500L” avrà un’avventura nella regione euroasiatica, visto che i modelli moderni della “fiat” sono quasi sconosciuti in questo mercato.

Già da tre anni, i politici e funzionari serbi supplicano Vladimir Putin e i suoi collaboratori di consentire la vendita agevolata della “Fiat 500L” sul mercato russo e finora non è successo niente. Però, all’improvviso i paesi euroasiatici hanno rinunciato a proteggere la propria industria automobilistica perchè l’azienda russa “AvtoVaz” è prossima al fallimento. Per risolvere questa situazione “AutoVaz” vuole trovare nuovi mercati ed uno è quello serbo offerto secondo le condizioni più favorevoli da parte del governo serbo. 

Tenendo conto che il prezzo del modello “Lada kalina” di 7.000 euro, la conseguenza di questa collaborazione serbo-russa potrebbe minacciare la vendita di “fiat 500L”, ma anche di altre automobili che non hanno questo stato privilegiato in Serbia. Alla fine si pone la domanda su chi aiuta il governo serbo- se la russa “AvtoVaz” o l’industria automobilistica nazionale, cioè l’azienda “Fiat Chrysler automobili” e i suoi lavoratori. 

(Danas, 22.03.2016.)

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