Il Ministero degli Interni ha reso noto che sono 25.070 le persone evacuate fino ad ora in tutto il territorio nazionale, di cui 7.800 dalla zona di Obrenovac.
Nella città di Belgrado nei 40 centri approntati per l`accoglienza dei 9.000 sfollati che sono passati per i centri, attualmente sono ospitate 3.694 persone.
Al centro di accoglienza presso la stuttura sportiva Stari DIF la direttrice ha detto che il numero degli sfollati nella mattinata di domenica superava del 30% la capacità predisposta, tale numero è però sceso durante la giornata man mano che si presentavano amici e parenti a offrire ospitalità presso le loro abitazioni. Ha aggiunto che le quantità di cibo, acqua e beni di prima necessità sono sufficienti per 2 o 3 giorni e ha invitato i cittadini a non portare direttamente al centro gli aiuti, perchè in questo momento è necessario evitare al massimo il caos e distribuire gli aiuti in modo coordinato.
In un altro dei centri sportivi della città, Hala Pionir, hanno trovato posto 400 persone e 32 bambini.In questo centro di accoglienza verrà aperto un consultorio psicologico per offrire supporto alle persone ancora in stato di shock.
Il Direttore della Kombank Arena. Djordje Milutinovic, ha annunciato che nella struttura è tutto predisposto per accogliere circa 700 persone. Milutinovic, ringraziando la popolazione che in grande numero ha risposto alla gara di solidarietà e ha portato ingenti quantità di beni di prima necessità ha detto: „Per adesso abbiamo quantità sufficienti di tutto quello che necessita, inclusi volontari e se la situazione dovesse cambiare informeremo i cittadini attraverso gli organi di stampa“.
La Croce Rossa di Belgrado ha compilato una lista degli sfollati con i 4.200 nomi delle persone evacuate dalla zona di Obrenovac. I cittadini possono chiamare la centrale al numero 011/2620-616 per verificare se le persone di cui cercano notizie sono nella lista degli evacuati.
Dall Croce Rossa fanno sapere che la lista è ancora in fase di aggiornamento e che non tutte le persone nei centri di accoglienza sono ancora state registrate. Un gran numero di volontari sono presenti su tutto il territorio per aggiornare al più presto la base dati e poter così fornire informazioni precise su tutte le ersone evacuate.Alla Croce Rossa si stanno raccogliendo anche le informazioni su tutte quelle persone che hanno trovato ospitalità presso parenti ed amici.
La Croce Rossa ha annunciato di non essere in grado di stabilire le quantità di cibo e altri beni di prima necessità che sono state donate dalla popolazione, ma puo assicurare che sono ingenti. Ha anche aggiunto che questo è confortevole, perchè passata la prima fase di soccorso immediato le persone che hanno perso tutto necessiteranno ancora di molto aiuto.
Il vice sindaco di Belgrado Irena Vujovic ha ringraziato la cittadinanza per il grande sforzo di solidarità che ha visto i cittadini portare ogni giorno ai centri di accoglienza beni di prima necessità. La Vujovic ha precisato che al momento c`è ancora bisogno di cibo non deperibile, acqua, alimenti per l`infanzia e prodotti per l`igiene personale. Ha invitato invece i cittadini a non portare ulteriori capi di vestiario che al momento sono in quantità sufficienti per coprire il fabbisogno.
„I cittadini, così come le aziende che lavorano nel territorio cittadino, hanno dimostrato un livello encomiabile di solidarietà in questa tragedia che ha afflitto il paese“, ha dichiarato la Vujovic.
Ha anche menzionato come la solidarietà si sia espressa in molte forme, come per esempio la distribuzione di pacchi regalo donati da un`azienda di distribuzione giocattoli a ciascun bambino ospitato nei centri di accoglienza e l`annuncio dei teatri per bambini della città di un programma di spettacoli per i bimbi. Anche i tre operatori di telefonia mobile hanno contribuito distrubuendo carte pre-paid gratuite agli sfollati.
