Eurostat: in Serbia il cibo è più costoso che in Polonia e Romania

I prezzi al consumo più alti in Europa lo scorso anno sono stati in Lussemburgo, il 67% in più rispetto alla media dell’UE, mentre in Serbia erano intorno al 60% della media, secondo un’analisi pubblicata da Eurostat.
Il Lussemburgo è seguito da altri due Paesi che non sono membri dell’Unione: Islanda e Norvegia, dove i prezzi dei prodotti sono più alti che in altri, e cioè il 50% in più rispetto alla media UE nel caso dell’Islanda e del 46% in Norvegia. Tra i Paesi dell’UE, i prezzi al consumo più elevati si registrano in Irlanda e Danimarca, dove sono superiori del 40% rispetto alla media dell’UE, seguiti da Liechtenstein, Svezia e Finlandia, mentre i prezzi più bassi sono in Polonia e in Serbia, al 60%, in Romania e Bulgaria sono al 56% della media.
I prezzi degli alimenti e delle bevande analcoliche in Serbia sono all’80% della media dell’UE, i prezzi sono leggermente più alti in Lituania, Repubblica Ceca e Bulgaria, come in Ungheria, mentre in Serbia il cibo è più costoso che in Polonia, Romania, Turchia, Bosnia, Montenegro e Macedonia del Nord. Il prezzo di alcol e tabacco in Serbia è il 62% della media dell’UE ed è più economico che in Bulgaria, Turchia, Macedonia del Nord e Bosnia. Secondo Eurostat, il livello dei prezzi nei ristoranti e negli hotel era quasi 3,4 volte più alto nel Paese più costoso rispetto a quello più economico. Pertanto, i prezzi nelle strutture di ristorazione in Bulgaria erano il 46% della media dell’UE, il 62% in Ungheria, e invece fino al 55% al ​​di sopra della media in Danimarca, il 37% in Svezia e il 33% in Finlandia.

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