Nei primi sei mesi del 2016 il totale delle esportazioni dalla Serbia alla Russia è cresciuto del 17,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
Nel primo semestre del 2016 il valore totale delle esportazioni è stato pari a 379,8 milioni di dollari, come attestano i dati elaborati dalla Camera di Commercio.
Circa il 40% delle esportazioni totali verso il mercato russo è rappresentato da prodotti agricoli ed alimentari. L’esportazione di questi prodotti è aumentata del 25% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, mentre il valore di tale esportazione è stato pari a 155 milioni di dollari.
La quota maggiore è costituita dall’esportazione di mele per un valore pari a 65 milioni di dollari, il 69% in più rispetto all’anno precedente. Poi seguono le fragole con un valore di esportazione di 16,3 milioni di dollari, superiore del 94% rispetto al 2015, mentre il valore dell’esportazione delle pesche è stato pari ad 8 milioni di dollari. Il valore dell’esportazione di ciliegie e di amarene si è attestato sugli 8,2 milioni di dollari.
Secondo le valutazioni della Camera di Commercio, la stabilizzazione della valuta russa ha riscosso un effetto positivo sulla tendenza in crescita dell’esportazione in Russia.
Come viene comunicato dalla Camera di Commercio, le aziende “Valy” di Valjevo, Hemofarm di Vrsac, Real Knitting di Gajdobra e Tarkett di Backa Palanka sono state le maggiori protagoniste in questo ambito.
Dall’altra parte, secondo i dati disponibili, la Serbia ha importato dalla Russia merce per un valore di 779,4 milioni di dollari, quindi il 17,4% in meno rispetto allo stesso periodo del 2015.
La metà dell’importazione totale dalla Russia è costituita da petrolio e gas, nonché dall’alluminio, dal rame e dall’olio lubrificante.
(RTS, 03.08.2016.)