Il rame e l’oro da quest’anno si trovano in luoghi nuovi di zecca, e si ricaverà metallo rosso di una purezza quasi pari al 100%. La società cinese “Zijin” investirà 800 milioni di dollari per l’espansione delle capacità produttive presso la RTB “Bor”, nonché per lo sviluppo della nuova miniera di rame e oro “Cukaru Peki”.
Secondo “Novosti”, la “Zijin” inizierà quest’anno ad espandere le miniere di superficie “Veliki Krivelj” e “Majdanpek” e investirà nell’apertura della nuova miniera di rame e oro “Cerovo 2”.
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Inoltre, i preparativi per l’attivazione del bacino di Borska Reka, il cui “tappo” si trova a una profondità di 450 metri, inizieranno presto nella miniera sotterranea di “Jama”. È previsto l’inizio della ricostruzione e dell’espansione della capacità della fonderia di rame che sarà portata dagli attuali 80.000 a ben 200.000 tonnellate di rame all’anno, oltre alla costruzione di un altro impianto di acido solforico, una nuova elettrolisi…
Indubbiamente, il compito più difficile per i cinesi sarà il lavoro di apertura della zona superiore della miniera di “Cukaru Peki”, dove ci sono riserve per circa un milione di tonnellate di rame e quasi 70 tonnellate di oro. Come previsto, questa miniera diventerà pienamente operativa a metà del 2021.
E il fatto che i partner non lascino nulla al caso è evidenziato dal fatto che la direzione della società cinese ha acquistato i diritti dalla società americana “Friport” per quasi 400 milioni di dollari nella zona inferiore di quel bacino, dove ci sono risorse per quasi cinque milioni di tonnellate di metallo rosso e quasi 350 tonnellate di metallo prezioso, una quantità quasi uguale a quella ottenuta a Bor in 115 anni di scavi.
Allo stesso tempo, l’azienda cinese ha anche iniziato un progetto per la ricostruzione completa e l’espansione della fonderia esistente all’interno dell’azienda. Un investimento che ammonterà a oltre 200 milioni di euro.
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