Il presidente serbo Aleksandar Vučić ha annunciato venerdì la convocazione di elezioni parlamentari lampo il 17 dicembre, che saranno la terza volta in tre anni e mezzo che gli elettori del Paese si recano alle urne.
Vučić, il cui SNS al governo è la forza dominante in parlamento, sta affrontando una crescente pressione da parte dell’opposizione dopo che due sparatorie di massa mortali in primavera hanno suscitato l’indignazione dell’opinione pubblica e scatenato massicce proteste.
“Abbiamo ascoltato tutte le loro richieste”, ha dichiarato Vučić all’emittente pubblica RTS, alludendo a una lettera inviata dall’opposizione l’11 settembre per chiedere un voto lampo.
“L’opposizione ha chiesto Belgrado e le elezioni parlamentari e le ha ottenute”, ha detto il presidente, aggiungendo che ci saranno anche elezioni regionali in Vojvodina.
“La Serbia è a un punto di svolta – abbiamo bisogno di un tempo dimezzato in modo che i cittadini possano dire che tipo di politica vogliono”, ha detto Vučić.
La Serbia, che ha uno dei più alti tassi di possesso di armi al mondo, è stata scossa da due sparatorie di massa in soli due giorni a maggio, in cui sono morte 17 persone, tra cui otto bambini.
Decine di migliaia di persone sono scese in piazza dopo le sparatorie, chiedendo le dimissioni dei ministri del governo e chiedendo a Vučić di lasciare il suo incarico.
Da allora le autorità hanno dato un giro di vite sul possesso di armi, ma il presidente serbo ha avvertito che non ci sarà “nessuna Maidan a Belgrado”, riferendosi alla rivoluzione ucraina che nel 2014 ha spodestato l’impopolare regime filorusso di quel Paese.
Vučić è stato rieletto con una vittoria schiacciante alle elezioni presidenziali dell’aprile 2022, mentre il suo partito SNS ha ottenuto il maggior numero di seggi parlamentari.
(Blic, 13.10.2023)
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