Il Movimento Dveri ha scioccato l’establishment politico e l’opinione pubblica affermando che la fecondazione in vitro con materiale donato (ovuli o sperma) può cambiare il genoma delle future generazioni dei serbi.
“Se sappiamo che durante ogni fecondazione il materiale genetico del padre viene fecondato con quello della madre si mescola, sorge la questione del materiale genetico importato da un donatore sconosciuto, che può influire sul cambiamento del genoma delle generazioni future”, ha dichiarato il Dveri in un comunicato.
Il primo ministro Ana Bnabić ha commentato la dichiarazione citata sul suo profilo Twitter:
“Vergognatevi – le sfortunate persone di Dveri, e i media che trasmettono tali sciocchezze senza qualsiasi revisione critica o commento, promuovendo così direttamente tali atteggiamenti”, ha scritto il primo ministro, condividendo l’articolo pubblicato dal quotidiano Danas.
Anche l’ex ministro della Difesa Dragan Šutanovac si è detto scioccato dalla dichiarazione del movimento Dveri e ha fatto riferimento al problema della violenza contro le donne nella nostra società.
“Se questo non è fascismo, non so cosa sia. Nei primi 10 mesi di quest’anno, 25 donne sono state uccise a causa della violenza domestica, forse il genoma dovrebbe essere cambiato”, ha scritto Šutanovac.
Anche la Lega dei socialdemocratici della Vojvodina si è espressa, affermando che la dichiarazione di Dveri è un classico razzismo e che quel movimento sta diffondendo tesi pericolose che i cittadini europei hanno sentito in prima persona durante la follia nazista nella Seconda guerra mondiale.
Queste idee pericolose, che apparentemente servono a proteggere la “purezza” razziale e nazionale dei serbi, servono e spaventano i cittadini. Chiediamo al Ministero della Salute serbo di reagire e negare queste idee pericolose. Non abbiamo nessun messaggio per il movimento Dveri, ma solo di leggere meno articoli del macellaio nazista Josef Mengele”, afferma LSV in un comunicato.
(021.rs, 27.11.2022)
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