Durante la pandemia il 35% delle aziende ha accelerato la digitalizzazione

Secondo l’organizzazione non governativa e no profit “Digitalna Srbija”, oltre il 35% delle aziende serbe ha accelerato i propri progetti di trasformazione digitale durante la pandemia.

“Sebbene le attività in molti settori abbiano rallentato, oltre il 55% delle aziende intervistate al di fuori del settore IT in questo periodo non ha rinunciato ai processi in corso di trasformazione digitale, mentre una società su tre ha persino accelerato i propri progetti digitali”, ha riferito “Digitalna Srbija”.

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Ciò è più evidente nel commercio online e nel telelavoro, sia nel mondo che in Serbia.

Secondo il membro del comitato direttivo, Petar Jovanović, “molti hanno visto le soluzioni digitali come l’unica salvezza e la crisi durante la pandemia ha mostrato che “soluzioni introdotte praticamente dall’oggi al domani, al fine di garantire la continuità aziendale, rimarranno invece a lungo termine”.

Si rileva inoltre che l’80% degli intervistati ritiene che le tecnologie digitali stiano cambiando il loro settore.

Allo stesso tempo, il 70% delle aziende tradizionali prevede di introdurre nuovi progetti di trasformazione digitale, principalmente attraverso lo sviluppo di nuovi prodotti digitali, la cooperazione con le startup e altre società innovative, migliorando l’esperienza dell’utente o i prodotti digitali esistenti.

L’impatto della trasformazione digitale, che sta attirando sempre più aziende nell’economia digitale, è evidente dal fatto che le aziende tradizionali assumono sempre più lavoratori IT e il numero degli annunci di lavoro per il settore IT è in aumento.

Più della metà delle aziende tradizionali ha stimato che la pandemia ha avuto un impatto negativo sulla vendita di prodotti e servizi.

Dall’altra parte, il 90% dei datori di lavoro nel settore IT non prevede di licenziare, mentre la riduzione degli stipendi viene presa in considerazione dal 25% dei fondatori di startup e dal 40% delle aziende digitali.

Allo stesso tempo, oltre la metà dei “liberi professionisti” prevede un calo del proprio reddito e l’85% prevede che si dovrà cercare altre fonti di reddito.

La ricerca ha dimostrato che i due terzi delle startup registrano un calo delle vendite di oltre il 60% e la metà delle aziende digitali e dei liberi professionisti ha avuto un calo delle entrate superiore al 30%.

Finora, oltre 400 rappresentanti dell’economia digitale nazionale hanno partecipato alla ricerca.

https://www.danas.rs/drustvo/digitalna-srbija-tokom-pandemije-35-odsto-kompanija-ubrzalo-digitalizaciju/

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