A distanza di pochi giorni sono mancati due esponenti di spicco della cultura serba, il poeta Miodrag Pavlovic e il pittore Sava Stojkov.
Miodrag Pavlovic, uno dei fondatori del modernismo in Serbia, con più di 40 poesie e 20 saggi di antropologia e studi letterari, è considerato una delle personalità più complete della cultura serba. Nella sua poesia Pavlovic inizialmente combinò il realismo con l`estetica classica, esprimendo l`orrore provato nel periodo post-bellico e descrivendo le giovani generazioni torturate da visioni apocalittiche. La sua prima raccolta “87 poesie” pubblicata l`ultimo anno di vita di Stalin provocò un furore politico e letterario che giocò un ruolo fondamentale nel lanciare il movimento modernista sulla scena culturale Jugoslava. In un secondo tempo la sua poesia è passata ai miti, alle tradizioni e all`esplorazione del passato e della tradizione culturale serba cercando di identificare le cause del disagio e della paura del suo tempo.
Vincitore di numerosi premi prestigiosi, le sue opere sono state tradotte in Europa, Asia e America. In italiano è stata tradotta la raccolta “L`ultimo pranzo”
Il poeta, che negli ultimi anni visse tra Belgrado e la città tedesca di Tuttlingen, si è spento il 17 agosoto, all`età di 87 anni.
Vasa Stojkov, nato a Sombor nel 1925, è stato uno dei più famosi pittori della corrente d`arte naif iperealistica in Serbia. Influenzato dalla bellezza della sua regione natale, ha dipinto per la maggior parte case con i loro cortili, le fronde ombreggiate degli alberi, tetti inclinati e sentieri di campagna. Il suo stile si accompagna di colori dei tempi antichi. In più di sessant`anni di attività ha dipinto migliaia di quadri e ha esposto in gallerie di tutto il mondo, con 312 mostre individuali e 550 collettive. Ha vinto numerosi premi e riconoscimenti, tra i quali il Gran Premio della Biennale di Milano nel 1980, e i premi a Verona nel 1982 e 1984.
Stojkov è mancato il 20 agosto all`età di 90 anni.
