Ieri nello stabilimento della “Gorenje” di Valjevo, dopo una pausa di tre settimane, la produzione è stata riavviata; la società rivendica il rigoroso rispetto di tutte le misure preventive e di sicurezza per prevenire la diffusione dell’epidemia da coronavirus.
La holding della “Hisense Gorenje Europe” afferma che la produzione riprenderà anche nelle altre fabbriche europee questa settimana e che i segnali dal mercato europeo sono incoraggianti quando si parla della domanda per unità di refrigerazione.
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La stessa società ha confermato che due dipendenti dello stabilimento di Valjevo sono stati contagiati dal virus COVID-19.
“I colleghi, che sono stati infettati nel loro nucleo familiare durante la pausa lavorativa di tre settimane, sono in buona salute. Sono stati trasferiti alla Fiera di Belgrado insieme agli altri pazienti con sintomi più lievi”, ha dichiarato la società in una nota.
Si aggiunge inoltre che, sebbene i loro dipendenti siano stati contagiati al di fuori del posto di lavoro, 14 dipendenti che erano stati in contatto con colleghi infetti prima dell’interruzione della produzione sono stati incaricati di autoisolarsi per 28 giorni, in conformità con le misure prescritte.
In autoisolamento, senza sintomi, si trova un altro dipendente che è stato in contatto con persone infette del suo ambiente familiare durante l’interruzione della produzione dell’impianto, afferma la nota.
La “Gorenje” dice che a Valjevo è stata introdotta un’ulteriore misura precauzionale, cioè non devono tornare al lavoro dipendenti che abbiano in famiglia persone che lavorano in strutture sanitarie, i quali per loro natura sono più esposti al virus COVID-19.
Tali dipendenti svolgeranno il lavoro da casa se la natura del posto lo consente, o saranno in congedo forzato fino alla fine dello stato di emergenza e riceveranno il 70% dello stipendio, affermano dalla ditta.
La società continuerà a prendere tutte le misure necessarie di protezione nella produzione in conformità con le raccomandazioni del governo della Serbia e delle istituzioni sanitarie, come ha fatto dal primo giorno dello scoppio dell’epidemia.
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