Oggi Vojislav Kostunica ha rassegnato le dimissioni dal ruolo di presidente del DSS, mentre il DS ha annunciato che durante la prossima assemblea di partito si discuterà anche della questione della leadership.
Continua l’effetto deflagrante innescato dalle elezioni politiche stravinte dai progressivi: dopo la “resa” di ieri di Mladjan Dinkic, oggi ha lasciato la presidenza del Partito Democratico Serbo Vojislav Kostunica, mentre la portavoce del DS Aleksandra Jerkov ha annunciato che all’interno del partito verranno discusse le posizioni di tutto il quadro dirigenziale e le responsabilità che hanno portato al tracollo elettorale.
Dopo 22 anni al vertice del partito (durante i quali è stato il Capo del Governo che ha consegnato Milosevic al Tribunale dell’Aja), Kostunica ha deciso di rassegnare dimissioni irrevocabili dal ruolo di presidente: “E’ la prima volta che il partito non entra in Parlamento. Per questo è mio dovere rassegnare le dimissioni irrevocabili dalla carica di presidente del DSS. Per la Serbia ho fatto tutto quanto era in mio potere e tutto ciò che dovevo”, questa la sua dichiarazione all’agenzia Beta. La presidenza temporanea è stata presa da Aleksandar Popovic, che era candidato sindaco a Belgrado, mentre Kostunica rimarrà all’interno del partito.
Anche in casa democratica si tirano le conseguenze della grave sconfitta alle urne: il partito meno di due anni fa era al Governo e fino a qualche mese fa amministrava Belgrado. Domenica ha ottenuto poco più del 5%. La Jerkov ha dichiarato alla Radio televisione della Vojvodina che il partito non può essere soddisfatto del risultato e che domenica 23 marzo l’assemblea di partito discuterà della leadership e valuterà le responsabilità che hanno portato al tracollo. Djilas si è preso tutte le colpe della sconfitta, ma la Jerkov ha detto che si discuterà del ruolo di tutti. La portaparola ha anche rigettato l’attacco del SNS, che vorrebbe le dimissioni del presidente della regione autonoma della Vojvodina, Bojan Pajtic (anch’egli rappresentante del DS), per i pessimi risultati dei democratici: la Jerkov ha semplicemente ricordato che un Governo dà le dimissioni quando prede la maggioranza e ha stigmatizzato l’atteggiamento del SNS, che vorrebbe assumere il potere a qualsiasi livello.
(b92.net, 18.03.2014)