Doing Business List: secondo la Banca mondiale, quest’anno la Serbia ha compiuto i maggiori progressi nel rilascio di permessi di costruzione, mentre notevoli progressi sono stati registrati nell’ambito della riforma del sistema fiscale e grazie alle modifiche apportate al catasto centrale.
Sono questi i motivi principali per cui la Banca Mondiale ha assegnato alla Serbia la 47° posizione nella lista Doing Business. La WB rileva inoltre che sono stati compiuti alcuni progressi nell’avvio di nuove imprese e nel commercio transfrontaliero. Tuttavia, l’elenco mostra anche le aree in cui non è stato attestato alcun progresso. La Serbia sembra infatti aver perso terreno in alcuni segmenti, come nel caso delle procedure per ottenere un allaccio alla rete elettrica, delle pratiche per l’attuazione dei contratti e della concessione di prestiti.
L’Alleanza Nazionale per lo Sviluppo Economico Locale (NALED) spiega che la lista Doing Business valuta non solo le riforme, o l’adozione dei regolamenti, quanto piuttosto la loro effettiva ed efficace implementazione.
“La Doing Business costituisce uno degli indicatori che gli investitori prendono in considerazione nel decidere dove investire. Naturalmente, il rango di un paese non è di cruciale importanza, ma sicuramente contribuisce ad aumentare il suo fascino agli occhi degli investitori. Il guadagnare posizione all’interno della lista indica che il paese in questione sta investendo sforzi ed energie per le riforme. Non rappresenta la base della decisione per nessuno, ma sicuramente uno degli indicatori che pongono il paese sotto una luce migliore”, ha spiegato Jelena Bojovic, Direttrice dell’Ufficio Riforme presso NALED.
(Blic, 26.10.2016)
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