“A Belgrado non interessano le decisioni della Corte costituzionale a Pristina, nè sono vincolanti per noi”, ha detto il direttore dell’Ufficio per Kosovo e Metohija Marko Djuric. Inoltre, lui ha indicato che il messagio della Serbia è chiaro e che non sarà accettato il cambiamento unilaterale dell’accordo ragiunto.
Marko Djuric ha detto che l’accordo a Bruxelles è stato raggiunto faticosamente e che Belgrado ha lottato molto per i diritti dei serbi in Kosovo, cosicchè non accetterà le decisioni degli organi di Pristina.
Durante la sua vista in Kosovo, l’Alto Rappresentante per la politica estera dell’Ue Federica Mogherini ha detto che non ci saranno autorità parallele in Kosovo nonchè la Comunità delle municipalità serbe sarà formata in base alla Costituzione del Kosovo.
Djuric ha detto che ieri si potrebbero sentire alcune cose non completamente chiare e vere durante discorso della Mogherini a Pristina: “Noi rispettiamo molto la signora Mogherini e gli altri funzionari europei, però il nostro messagio è chiaro. Non ci interessano le decisioni della Corte Costituzionale di Pristina e non sono vincolanti. Inoltre, non accettiamo il cambiamento unilaterale dell’accordo raggiunto a Bruxelles”, ha detto Djuric.
Djuric, evidenziando che quello che è stato concordato non si può cambiare, ha detto che la Comunità delle municipalità serbe sarà creata in base a questo accordo e non in base di qualsiasi altra decisione: “Notiamo che Pristina è gratificata dalle lodi internazionali, inclusa la liberalizzazione dei visti, però non vediamo che viene menzionata l’implementazione dell’accordo raggiunto a Bruxelles e la formazione della Comunità delle municipalità serbe. E si è parlato molto che non si potrebbe realizzare un progresso nell’integrazione europea senza un progresso nell’implementazione degli accordi” ha detto Djuric, aggiungendo che il miglior modo per la normalizzazione dei rapporti tra Belgrado e Pristina è la formazione della Comunità e il progresso del dialogo.
Djuric, commentando la dichiarazione del Commissario europeo per le migrazioni, Dimitris Avramopoulus che la decisione sulla liberalizzazione dei visti varrà solo per i cittadini con i passaporti kosovari, ha detto che la Serbia chiederà che questa decisione sarà valida anche per i serbi che vivono in Kosovo:”Questo tipo di discriminazione è intollerabile e troveremo il modo affinchè anche i passaporti dei cittadini serbi in Kosovo saranno accettati”, ha detto Djuric.
Djuric, commentando l’accesso del Kosovo nell’UEFA, ha detto che la Serbia continuerà la lotta contro le tendenze separatistiche che arrivano da Pristina. “Lo consideriamo separatismo, perchè qualcuno vuole stracciare la mappa del nostro paese. Questo inizia a diventare un circo. Il nostro messagio è il seguente: tenete la politica lontano dallo sport. Questa è una violazione dello Statuto di UEFA e tutte le norme di calcio”, ha spiegato Djuric.
(RTS, 06.06.2016.)