Il Ministro della Difesa della Serbia ha annunciato, nella giornata di domenica, che il paese riceverà una spedizione di MiG-29 russi, forniture che potrebbero determinare un peggioramento nel clima di tensione con gli Stati vicini.
Il Ministro Zoran Djordjevic, ha affermato, in seguito ad una delle sue frequenti visite a Mosca, che sei MiG-29, aerei da caccia russi, saranno “presto” consegnati alla Serbia.
Djordjevic ha aggiunto che la Russia fornirà anche esperti che procederanno all’aggiornamento dell’aereo acquisito dalle riserve dell’esercito russo.
“I Mig saranno dotati della maggior parte delle armi moderne, radar, sistemi ottici e di comunicazione”, ha specificato.
Oltre agli aerei da combattimento, la Serbia, come riportato, ha accettato di acquistare 30 carri armati e altrettanti veicoli blindati dalla Russia. Inoltre, Belgrado sta negoziando con la Bielorussia per altri otto MiG-29 e per sistemi anti-aerei di fabbricazione russa.
Le notizie riguardo l’armamento della Serbia hanno scatenato allarme nei Balcani, inghiottiti da una guerra sanguinosa che negli anni ’90 uccise più di 110.000 persone, lasciandone milioni senzatetto. La Grecia, un membro della NATO, ha già annunciato che sta comprando jets e altro equipaggiamento dall’Occidente in risposta alle manovre serbe.
La Serbia sta formalmente percorrendo la strada per l’adesione all’Unione europea, ma sotto la pressione di Mosca sta progressivamente tendendo sempre di più verso il Cremlino e il suo obiettivo di mantenere il paese fuori della NATO e dalle altre istituzioni occidentali.
L’atteggiamento del neo-Presidente degli Stati Uniti Donald Trump verso la NATO, da lui descritta come organizzazione “obsoleta”, e il suo avvicinamento al Presidente russo Vladimir Putin, hanno destato ulteriori preoccupazioni in Europa sud-orientale.
(AP, 12.02.2017)
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