Uno dei fondatori dell’Alleanza per la Serbia, Dragan Djilas ha dichiarato oggi, che sotto la piena responsabilità sostiene che la proposta della metropolitana delle autorità sia un crimine contro i cittadini e che il prezzo di partenza di 4,4 miliardi di euro, sia il doppio del prezzo del progetto della metropolitana di sette anni fa, ecco perché qualcuno dovrà dare delle spiegazioni.
Djilas, ad una conferenza stampa ha presentato l’intero processo di progettazione della metropolitana del 2009, quando lui era sindaco e quando gli esperti dall’estero avevano presentato la loro idea sull’aspetto della metropolitana di Belgrado.
Djilas ha ricordato che nel giugno 2010, l’Assemblea cittadina di Belgrado all’unanimità, vale a dire tutti i 110 consiglieri di posizione e opposizione, ha votato per un documento che stabilisce come sarà la metro.
Poi ha ricordato i negoziati con la Francia, le modalità di finanziamento della costruzione della metropolitana e la proposta dell’Italia e della Francia, “chiavi in mano” che è stata respinta e ha ricordato che il desiderio del Comune fu che questo sia un progetto finanziato congiuntamente della Banca europea per gli investimenti, dalla Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo e dalla Banca mondiale, insieme ad una gara d’appalto per i lavori di costruzione.
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Nel mese di aprile del 2012, ha ricordato Djilas, avevamo ricevuto un progetto preliminare per la prima linea della metropolitana da Galenika a Ustanicka, e in Piazza della Repubblica ci sarebbe stata una stazione per poter cambiare linea e e andara da Mirijevo a Orlovaca, e la lunghezza di questa linea sarebbe stata leggermente superiore ai 41 chilometri.
Djilas ha poi mostrato i calcoli fatti dalla società francese “Egis”, la quale ha presentato anche all’attuale governo i costi per la costruzione delle due linee della metropolitana, e la proposta della città con i costi ridotti, perché sarebbero state impiegate società locali, così le due linee della metropolitana costerebbero 2,2 miliardi di euro.
Djilas sostiene che la francese Egis abbia dato il prezzo per la sezione dal monumento di Vuk al quartiere di Nuova Belgrado di 702.562.612 euro, mentre la città ha stimato che i lavori per questo tratto della metro siano non più di 543.159.409 euro.
Alla domanda se la questione della metropolitana di Belgrado si stia intensificando a causa della prossima visita del Presidente francese Emmanuel Macron, che sigillerebbe l’accordo, Djilas ha detto che la partecipazione dei francesi nel business è di solo 10%, e che il problema sta nella parte cinese, per cui non è stata fatta una gara d’appalto.
Il Capo del gruppo parlamentae di Alleanza per la Serbia , Nikola Jovanovic, ha detto che il governo aveva cominciato a discutere riguardo il della metro già nel 2015, quando l’allora sindaco aveva affermato che la prima linea avrebbe avuto un costo di 800 milioni, e la seconda di un miliardo.
Poi, come ha detto Jovanovic si è iniziato “a pompare i prezzi”, e a metà del 2018 Goran Vesic ha dichiarato che le due linee sarebbero costate tre miliardi di euro, per poi passare a 3,6 miliardi nel dicembre dello stesso anno.
L’altro giorno, ricorda Jovanovic, Sinisa Mali ha detto, dopo aver incontrato i partner cinesi e francesi, che il prezzo della metro è di circa 4 miliardi di euro, 1,8 miliardi peer la prima linea e 2,2 miliardi di euro per la seconda. Jovanovic ha detto che Mali costantemente confrontao la metropolitana di Belgrado con quella di Sofia, dove sono state realizzate due linee a 45 milioni di euro per chilometro.
“I cinesi fanno pagare per un chilometro dai 50 ai 60 milioni, il prezzo più alto è stato per la metropolitana di Minsk, 80 milioni di euro per chilometro”, ha detto Jovanovic.
Djilas ha detto che non va dimenticato che il prezzo al chilometro della metropolitana di Belgrado costerà 100 milioni di euro, per questo motivo egli spera che il governo venga cambiato prima della costruzione della metropolitana in modo tale da fermare questa follia.
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