“L’Alleanza non è di destra perché abbiamo una posizione sul Kosovo, questo non è nè di destra né di sinistra, ma è una posizione che mette lo Stato al centro, ha dichiarato Borko Stefanovic, il leader del Levica Srbije (Sinistra serba) stasera nella sala piena del Teatro di Sabac dove i leader dell’Alleanza per la Serbia parlando con i cittadini hanno presentato i 30 punti del loro programma e hanno risposto alle loro domande.
Sulla domanda come i partiti distanti come Levica Srbije e Dveri sono riusciti a trovare un accordo, Borko Stefanovic ha risposto dicendo che sulle cose importanti per la normale vita quotidiana dei cittadini ci deve essere un consenso.
A Dragan Djilas è stato chiesto per quale motivo ha insistito ad unire l’opposizione, ed egli ha risposto che l’Alleanza raggruppa le persone che “potevano essere Goran Vesic e gli è stato offerto di avvicinarsi all’SNS” però loro l’hanno rifiutato perché gli è chiaro che la Serbia con il potere dei progressivi sta retrocendo e che questo andrebbe cambiato.
“Per questo motivo ci siamo uniti e non perché vogliamo rimuovere Vucic. Noi vogliamo cambiare la Serbia e siamo coscienti che noi stessi dobbiamo cambiare” ha detto Djilas.
Il presidente del Partito popolare Vuk Jeremic, parlando della posizione della Alleanza sul Kosovo, ha sottolineato che la Serbia accettando che il Kosovo diventi membro delle Nazioni unite ha riconosciuto de facto autoproclamato Kosovo e che in questa maniera ha rinunciato per sempre non solo al territorio, ma anche alla possibilità di prendere cura delle persone, proteggere i monasteri, proprietà e le ricchezze naturali.
“Noi sosteniamo la continuazione del dialogo nell’ambito della Risoluzione SB UN 1244. Questo che fa Vucic non è un compromesso ma una capitolazione che può solamente incoraggiare altre pretese verso la Serbia” ha dichiarato Jeremic.
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Il presidente del Movimento serbo Dveri Bosko Obradovic ha aggiunto che nessuno dimentica le differenze tra i due partiti, ma in un momento in cui “i nostri cittadini sono sempre più poveri, diventano manodopera a basso costo e i nostri figli vanno all’estero non è importante chi è di sinistra e chi è di destra”, è importante chi vuole una Serbia migliore. Ha inoltre detto che tutti i fondatori del programma Alleanza manterranno la loro autonomia nel funzionamento.
Il presidente del partito Democratico Zoran Lutovac, rispondendo alla posizione dell’Alleanza sulle integrazioni europee della Serbia, ha ribadito che l’obiettivo dell’Alleanza è di fare dalla Serbia un paese dove esiste lo stato di diritto, libertà dei media e della magistratura indipendente, e che allora sarà molto più vicina all’Unione europea per quando riguarda i valori e le istituzioni e il DS si sta impegnando a raggiungerlo.
“L’Unione europea è menzionata in tutti i 30 punti del nostro programma. Abbiamo riunito i nostri obiettivi, tutti questi sono obiettivi comuni e sono validi nell’UE. Se raggiungiamo questi obiettivi, avremo un paese normale, e una Serbia democratica e ordinata, in cui non servirà più alcuna Alleanza, e oggni partito potrà continuare con il proprio programma.
In occasione dei commenti dei cittadini su come tutto funzioni bene a parole, e che il problema più importante rimane come vivono realmente le persone e in quali condizioni lavorano, il presidente dei sindacati uniti della Serbia “Sloga” Zeljko Veselinovic ha dichiarato che questo è esattamente ciò che l’Alleanza sta facendo e che è uno dei punti è l’adozione di una nuova legge sul lavoro.
Zelenovic: L’obiettivo è di recuperare la fiducia
Il sindaco di Sabac Nebojsa Zelenovic ha detto che in quella città i cittadini esprimono le proprie posizioni sui referendum dove vengono chiesti come saranno spesi i soldi che hanno dato attraverso le tasse, il che è un modo per “recuperare la fiducia che le persone insieme ai loro cittadini possono raggiungere delle cose molto importanti” e ha ribadito che questo è uno degli obiettivi dell’Alleanza.
Evitati incidenti
All’ingresso del Teatro di Sabac i cittadini e i rappresentanti dell’Alleanza per la Serbia sono stati accolti i progressisti locali che hanno fatto ala dicendo parolacce. Per fortuna, sono stati evitati gli incidenti più gravi e la sala del teatro era piena. Erano presenti tutti i rappresentanti dell’Alleanza e hanno risposto alle domande dei cittadini. Dragan Djilas si è scusato per il ritardo di 15 minuti e ha promesso di non farlo più dicendo che la Serbia è in ritardo molto molto di più.
https://www.danas.rs/politika/djilas-nudjeno-nam-je-da-pridjemo-sns-u-ali-odbili-smo/
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