Primi dati ufficiali: all’SNS 49,3% e 142 seggi

Aggiornamento delle 00.52

Primi risultati ufficiali della Commissione Elettorale Statale dopo lo scrutinio del 27,25% delle schede.

Partito del progresso serbo (SNS): 49,3%

Partito socialista di Serbia (SPS): 12,1%

Partito Radicale di Serbia (SRS): 7,94%

Partito Democratico (DS): 6,13%

DSS-Dveri: 5,09%

LDP-SDS-LSV: 4,95

Dosta je bilo: 4,94%

Aggiornamento delle 00.50

Prima ripartizione dei seggi del nuovo Parlamento sulla base delle proiezioni CeSiD:

PARLAMENTARNI-REZULTATI-cesid-MANDATI

 

Aggiornamento delle 00.47

Secondo le proiezioni del CeSiD relative al 90,6% dei seggi rilevati la distribuzione dei voti è la seguente:

Partito del progresso serbo (SNS): 49,7%

Partito socialista di Serbia (SPS): 11,6%

Partito Radicale di Serbia (SRS): 7,7%

Partito Democratico (DS): 5,9%

DSS-Dveri: 5,1%

Dosta je bilo: 5%

LDP-SDS-LSV: 4,9%

Aggiornamento delle 00.37

Secondo i dati comunicati da CRTA inerenti il 96% dei seggi l’affluenza alle urne è stata del 56,7%, in aumento rispetto al 53% del 2014.

Aggiornamento delle 00.30

Dichiarazioni arrivate in serata di alcuni dei leader politici a commento dei risultati parziali finora disponibili.

Sasa Radulovic di “Dosta je bilo” ha affermato che i risultati del suo movimento sono molto migliori di quanto finora comunicato dalle varie rilevazioni e che i consensi oscillano tra il 7 e l’11% su base nazionale. Si è detto certo che supererà la soglia di sbarramento del 5% e che si tratta dell’inizio di una nuova era per la Serbia”.

Il leader dei radicali Vojislav Seselj non si è detto soddisfatto dei risultati, che si aspettava di più e che in questa fase per il suo partito è importante ritornare ad avere lo status di partito parlamentare. “Non possiamo dirci soddisfatti, ci aspettavamo di più ma il popolo così ha deciso”. Seselj ha dichiaratoc he la situazione in Serbia è pesante e che tra due anni è possibile aspettarsi di nuovo elezioni anticipate.

Il segretario del partito socialista e ministro degli esteri uscente Ivica Dacic si è congratulato con Vucic e ha dichiarato che il suo partito ha difeso la sua identità, manifestando soddisfazione per un risultato attorno al 12%. “Abbiamo ottenuto più di 400.000 voti, questo è meno di quanto avevo previsto ma questo risultato consolida la nostra base elettorale e lo cementa a un livelloc he abbiamo mantenuto nelle ultime tre tornate elettorali. Lo tzunami politico Vucic ha sconvolto tutti gli latri partiti politici ed è un bene che abbiamo salvaguardato la nostra identità politica e saremo nella linea della politica di governo”.

Il segretario del partito democratico Bojan Pajtic si è detto soddisfatto dei risultati ma ritiene che le elezioni non siano state corrette. Secondo Pajtic la campgna elettorale ha visto un embargo nei confronti del DS e una demonizzazione del partito e dei suoi esponenti al fine di smontarlo come partito politico attraverso gli arresti e minacce fisiche.

Sanda Raskovic Ivic per il DSS ha confermato che la coalizione con Dveri ha superato la soglia di sbarramento del 5% e ha affermato che è estremamente importante ritornare in parlamento. La Raskovic Ivic ha dichiarato che la politica che porteranno avanti sarà radicalmente diversa da quella dell’SNS, poiché quest’ultimo si basa su un programma di capitalismo liberale, su una falsa russofilia e sulla rinuncia al Kosovo.

Cedomir Jovanovic (LDP) e Boris Tadic (SDS) si sono complimentati con Vucic e hanno espresso la certezza di riuscire a entrare in parlamento ma anche che non formeranno nessuna coalizione con Vucic.

Aggiornamento delle 23.40

Proiezioni della IPSOS sul 50% dei seggi rilevati:

Partito del progresso serbo (SNS): 48,6%

Partito socialista di Serbia (SPS): 11,2%

Partito Radicale di Serbia (SRS): 8%

Partito Democratico (DS): 5,9%

Dosta je bilo: 5,7%

LDP-SDS-LSV: 5,1%

DSS-Dveri: 5%

Aggiornamento delle 23.18

Il Commissario europeo per l’allargamento Johannes Hahn, seguito pochi minuti dopo dal capo della diplomazia austriaca Sebastian Kurz, si è congratulato con il presidente dell’SNS Aleksandar Vucic per la vittoria elettorale.

hahn Twitter

I tweets del Commissario Ue Johannes Hahn

Aggiornamento delle 23.05

Nuove proiezioni del CeSiD sull’80,5% dei seggi rilevati:

Partito del progresso serbo (SNS): 49,7%

Partito socialista di Serbia (SPS): 11,6%

Partito Radicale di Serbia (SRS): 7,6%

Partito Democratico (DS): 5,9%

DSS-Dveri: 5,1%

Dosta je bilo: 5%

LDP-SDS-LSV: 4,9%

Aggiornamento delle 22.55

Vucic-izbori-SNSNella sede della partito del progresso serbo, alla presenza del vertice del partito e di gran parte dei ministri SNS del governo uscente, il presidente del partito Aleksandar Vucic ha rilasciato le prime dichiarazioni in merito all’andamento del voto.

“Ringrazio tutte le persone che oggi si sono recate alle urne nonostante il tempo in clemente e tutti coloro che si sono impegnati per la campagna dell’SNS, corretta e rispettosa.

I risultati odierni sono un forte sostegno per la strada europea del paese e i cittadini hanno voluto darmi di nuovo l’onore di guidare il governo.

Tuttte le elezioni precedenti sono state elezioni per la stabilizzazione del paese. Quelle di oggi sono elezioni per il benessere del paese. Lavoreremo per il miglioramento delle condizioni di vita dei nostri cittadini, per incrementare gli stipendi e le pensioni. Certo i cambiamenti non possono avvenire in una notte e non ci possiamo sognare il latte e miele.

Abbiamo avuto le più tranquille elezioni e con i minori incidenti degli ultimi 25 anni anni. Non abbiamo tempo per festeggiare e dobbiamo subito metterci al lavoro.

Si tratta di un grande risultato, quello di migliorare il risultato del 2014 di oltre il 48% dopo due anni di dure riforme e riuscire a superare il 50%.

Oggi sono molto stanco e non riesco molto a festeggiare ma voglio ringraziare tutti coloro che hanno contribuito a questo risultato”.

Rispondendo alla domanda di una giornalista Vucic ha detto che all’interno del percorso di eurointegrazione non rinuncerà agli storici rapporti con la Federazione Russa e la Repubblica Popolare di Cina assieme a quelli con altri paese e con gli Stati Uniti.

Aggiornamento delle ore 22.23

Le proiezioni del CeSiD su oltre il 65% della base di analisi riducono il successo dell’SNS e registrano la crescita di DSS-Dveri e LDP-SDS-LSV:

Partito del progresso serbo (SNS): 51%

Partito socialista di Serbia (SPS): 12,1%

Partito Radicale di Serbia (SRS): 7,7%

Partito Democratico (DS): oltre il 5,5%

DSS-Dveri: 5%

LDP-SDS-LSV: 4,8%

Dosta je bilo: 4,3%

Aggiornamento delle ore 22.10

Rappresentanti delle coalizioni DSS-Dveri e LDP-SDS-LSV hanno denunciato pesanti condizionamenti del processo elettorale da parte dei militanti del partito del progresso serbo: “nemmeno ai tempi di Milosevic accadeva questo” ha dichiarato un rappresentante di Dveri in diretta sulla rete B92.

Aggiornamento delle ore 22

Proiezioni del CeSiD per le elezioni provinciali in Vojvodina

Partito del progresso serbo (SNS): 39%

Alleanza degli ungheresi di Vojvodina: 13,4%

Partito socialista di Serbia (SPS): 8,6%

Partito Democratico (DS): 8%

Lega dei socialdemocratici di Vojvodina: 6,2%

Partito Radicale di Serbia (SRS): 6%

Dosta je bilo: 4,6%

Aggiornamento delle ore 21.35

Primi dati elettorali comunicati dall’Ufficio elettorale statale:

Partito del progresso serbo (SNS): 55%

Partito socialista di Serbia (SPS): 11%

Partito Radicale di Serbia (SRS): 7,7%

Partito Democratico (DS): oltre il 5%

Vicini alla soglia di sbarramento del 5%  risultano la coalizione DSS-Dveri e la coalizione LPD-SDS-LSV.

Aggiornamento delle 20.50

Prime proiezioni del CeSiD:

Partito del progresso serbo (SNS): 56,2%

Partito socialista di Serbia (SPS): 10,9%

Partito Radicale di Serbia (SRS): 7,3%

Partito Democratico (DS): 5,7%

Coalizione LDP-SDS-LSV: 4,3%

Coalizione Dveri-DSS: 4,2%

Alleanza degli ungheresi di Vojvodina: 2,8%

Dosta je bilo – Sasa Radulovic: 2,7%

Aggiornamento delle ore 20

Chiusi i seggi.

Alle 19 secondo l’organizzazione CRTA l’affluenza aveva raggiunto il 53,1%.

Aggiornamento delle ore 18

Il CeSiD ha comunicato le proiezioni per le ore 17, che danno l’affluenza al 43,5%, e ha affermato che se continuerà questo andamento l’affluenza supererà il 55% degli aventi diritto. “Non si possono ancora fare previsioni ma dai dati che affluiscono si può credere che l’affluenza sarà superiore a quella del 2014, quando si recò alle urne il 53% degli aventi diritto. Probabilmente il valore finale potrebbe superare il 55%”, ha dichiarato Bojan Klačar del CeSID.

Belgrado resta la città con l’affluenza più bassa, al 39,5%, la Serbia centrale è al 45,9% e la Vojvodina al 42,8%.

Alcune città già alle ore 16 si era quasi raggiunta la soglia del 40% dei votanti. A Sabac già alle ore 15 si era superato il 38%, mentre a Ruma si era al 37%. Anche Jagodina dichiara un incremento dei votanti del 3%. All’opposto alle 14 la città di Nis registrava un’affluenza del 27,7%.

Aggiornamento delle ore 16

Secondo i dati del RIK, la Commissione Elettorale Statale, alle 14 hanno esercitato il diritto di voto il 28,89% degli elettori serbi. Nel dettaglio la Serbia centrale è al 28,96%, la Vojvodina al 28,69, Belgrado al 28,46. In Kosovo e Metohija secondo i dati OSCE fino alle 14 si erano recati alle urne 23484elettori, pari al 21,86%

Secondo le proiezioni del CeSiD (Centro per le Elezioni Libere e Democratiche) si sono recati al voto il 29,7% degli aventi diritto.

Aggiornamento delle ore 14

Sono 20 le liste in lizza per conquistare i 250 seggi del parlamento serbo.

Di seguito l’elenco completo delle 20 liste come appare sulle schede elettorali:

1. “Aleksandar Vucic – La Serbia vince”;

2. “Per una Serbia giusta – Partito Democratico”;

3. “Ivica Dacic – Partito Socialista di Serbia- Serbia Unita – Dragan Markovic Palma”;

4. “Dr Vojislav Seselj – Partito Radicale Serbo”;

5. “Dveri – Partito Democratico di Serbia – Sanda Raskovic Ivic – Bosko Obradovic”;

6. “Vajdasági Magyar Szövetség-Pásztor István – Alleanza degli Ungheresi di Vojvodina – Istvan Pastor”;

7. “Boris Tadic. Cedomir Jovanovic – Alleanza per una Serbia migliore – Partito Liberaldemocratico, Lega dei Socialdemocratici di Vojvodina, Partito Socialdemocratico”;

8. “Muamer Zukorlić/ Unione bosgnacca democratica del Sangiaccato”;

9. “SDA – Partito di Azione Democratica del Sangiaccato – dr Sulejman Ugljanin”;

10. “Per una Serbia liberа  –  Мilica Djurdjevic”;

11. “Gruppo di cittadini per rilanciare la Serbia – Prof. dr Slobodan Komazec”;

12. “Partito russo – Slobodan Nikolic”;

13. “Partito repubblicano – Nikola Sandulovic”;

14. “Movimento serbo-russo – Slobodan Dimitrijevic”;

15. “Borko Stefanovic – La Serbia per tutti noi”;

16. “Dialogo – I giovani con un orientamento – Stanko Debeljakovic”;

17. “E’ stato abbastanza – Sasa Radulovic”;

18. “Partito di Azione Democratica–  Partia per veprim demokratik – Ardita Sinani”;

19. “Partito verde”;

20. “All’opposizione – Armonia per la Serbia – Alleanza Nazionale”.

 

Aggiornamento delle ore 12

L’affluenza a livello nazionale alle ore 10 si è attestata all’8,85%. In dettaglio in Vojvodina ha votato il 9,82% degli aventi diritto, nella Serbia centrale l’8,5%, a Belgrado l’8,34%, nei seggi del Kosovo e Metohija il 7,4%.

Si registra un’affluenza in calo rispetto alle elezioni di due anni fa. In quel caso alle 9 aveva votato il 5,3% contro il 5,2% di oggi e alle 10 aveva votato il 9,06% contro l’8,85 di oggi.

Aggiornamento delle ore 8

Aperti alle 7 questa mattina i seggi per l’elezione del nuovo Parlamento della Repubblica di Serbia, per l’assemblea della provincia di Vojvodina e per molte municipalità. I seggi resteranno aperti fino alle ore 20. Subito dopo inizierà lo spoglio.

Per i 250 posti da parlamentare sono in lizza 3270 candidati in 20 liste, mentre 15 sono le liste per il rinnovo dei 120 consiglieri provinciali della Vojvodina.

Al voto sono chiamati 6,739,441 serbi per i quali sono stati costituiti 8,378 seggi elettorali di cui 90 in Kosovo. A Belgrado sono registrati 1.618.264 elettori, in Vojvodina 1.728.991 elettori, nella Serbia centrale escluso il Kosovo e Metohija 3.269.663 elettori, in Kosovo e Metohija 106.094 elettori, all’estero 8.471 elettori.

Si voterà anche per il rinnovo dei consigli comunali di Belgrado, Zajecar, Arandjelovac, Bor, Vrbas, Kovin, Kosjerić, Lučani, Majdanpek, Medvedja, Mionica, Negotin, Odzaci e Pećinci.

Quelle di oggi sono le undicesime elezioni parlamentari da quando nel 1990 è stato introdotto il multipartitismo in ex Jugoslavia e le quinte dalla caduta di Milosevic nell’ottobre 2000.

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