Dinkic: “Necessari gli incentivi agli investimenti”

L’ex Ministro ha dichiarato che l’economia serba sarà il settore che trarrà minori benefici dall’avvio dei negoziati di adesione alla UE.

Dinkic ha detto che gli incentivi volti a favorire gli investimenti sono le uniche misure che possono far crescere l’economia, visto che dai “tagli lineari della spesa” non si traggono vantaggi: “I negoziati avranno un effetto diretto nei campi dello stato di diritto, della libertà di informazione e dei diritti umani. Per questo è necessario che ci diamo da fare. Dobbiamo risparmiare sulla burocrazia, ma senza interventi pubblici non c’è crescita durante la crisi; gli incentivi sono concessi anche dai Paesi europei”. Intervenuto al Forum per i rapporti europei organizzato dal Movimento europeista serbo, il leader dell’URS ha così criticato la diminuzione degli stipendi pubblici decisa dal suo successore Lazar Krstic, sostenendo che essa porterebbe ad un circolo vizioso. Per Dinkic l’unica via percorribile è quella dell’aumento delle esportazioni, per le quali sono necessari gli incentivi economici alle imprese. Sostenendo la necessità di approvare le nuove leggi sul lavoro e sull’edilizia, l’ex titolare de Dicastero dell’Economia e delle Finanze ha anche detto che i maggiori problemi del Paese sono la burocrazia e gli interessi sul debito pubblico: in particolare sarebbe necessario effettuare il rimborso anticipato di due miliardi e mezzo di euro dei debiti più onerosi, ma questa – stando alle sue parole – sarebbe una misura ancor più impopolare della diminuzione degli stipendi e delle pensioni.

(Beta, 22.01.2014)

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