Il capo della delegazione UE ha ricordato che la libertà di espressione è un diritto fondamentale e che l’Unione europea sarà sempre dalla parte di coloro che vedranno leso tale diritto.
Intervenendo all’incontro Blo Open-close, Davenport ha detto che uno Stato democratico che intende entrare nella UE deve garantire spazi in cui nessuno può esercitare pressioni sulla libertà di espressione. Egli ha aggiunto che tweet, blog e post su Facebook, ancorché non formalmente considerati mezzi di informazione, fungono come tali, per cui anche per essi valgono le stesse regole che vigono per i media: esattezza, verificabilità e conformità con la legge. Però, ha aggiunto Davenport, tweet, post e blog possono anche essere considerati conversazioni tra persone in ambiti quotidiani: il tentativo di limitare tali modalità di espressione si configura dunque come una limitazione della libertà di espressione.
Ricordiamo che nelle settimane scorse vi sono state numerose polemiche legate all’arresto di tre persone che, secondo la Procura, avrebbero seminato il panico nel Paese diffondendo su Facebook notizie false sulle inondazioni. Il Premier Vucic è inoltre entrato in polemica con la locale rappresentante dell’OSCE, Dunja Mijatovic, che aveva espresso la propria preoccupazione per le voci di censura che circolavano sui tentativi del Governo di fare pressioni sui media.
(Tanjug, 10.06.2014)