Datori di lavoro a favore dell’aumento del salario orario minimo

Il Consiglio Socio Economico del Governo serbo ha avuto un incontro in cui si è discusso a proposito del salario orario minimo, secondo quanto ha riportato il Presidente dell’Unione dei datori di lavoro, Nebojsa Atanackovic, aggiungendo che i datori di lavoro si sono dichiarati a favore dell’aumento del salario minimo, e richiedono, al contempo, di ridurre i prelievi gravanti sulle imprese.

Atanackovic sottolinea che la legge in questione prevede che ogni anno (entro il 15 settembre), il governo determina il salario orario minimo che, per quest’anno, si attesta a 130 dinari o 22,620 dinari al mese. Il nuovo salario minimo dovrebbe essere applicato dal 1° gennaio 2018.

Alla riunione hanno partecipato anche rappresentanti del sindacato e del Ministero delle Finanze. Atanackovic afferma che la prossima riunione dovrebbe essere tenuta lunedì, quando saranno tenuti altri colloqui sul salario minimo. “Pensiamo che si debbano aumentare non solo i salari minimi, ma anche gli stipendi medi, senza detrimento per il settore delle imprese”, spiega Atanackovic, aggiungendo che l’Unione dei datori di lavoro ha proposto anche l’aumento della parte non imponibile dello stipendio.

L’anno scorso, il salario minimo orario in Serbia era di 121 dinari.

Poche settimane fa, l’Unione dei datori di lavoro ha pubblicato i risultati di un sondaggio condotto presso 100 aziende nel mese di luglio dal quale è emerso che che i 2/3 dei datori di lavoro intervistati erano contrari all’aumento del salario minimo orario.

Il 68% delle aziende intervistate ritiene che le condizioni non siano ancora nelle condizioni per sostenere l’aumento del salario minimo, mentre il 32% delle imprese afferma che il salario dovrebbe essere aumentato. Quasi il 50% degli intervistati crede che il salario minimo dovrebbe essere di 140 dinari all’ora. Il salario minimo giornaliero in Serbia è di 130 dinari.

Atanackovic aggiunge che l’aumento del salario minimo è un problema con cui lo Stato, il FMI e la Banca Mondiale dovrebbe confrontarsi.

L’Unione dei datori di lavoro afferma che, per esempio, lo stipendio medio in Bulgaria è di circa 413 euro, mentre il salario minimo è inferiore solo dell’8%. A Lussemburgo, lo stipendio medio è di circa 3.000 euro, mentre il minimo è di circa 2.000 euro.

(Vecernje Novosti, 23/08/2017)

http://www.novosti.rs/vesti/naslovna/ekonomija/aktuelno.239.html:682246-Poslodavci-za-veci-minimalac-i-manje-namete-privredi

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