Dal 1° gennaio del prossimo anno, i residenti dei Balcani occidentali potranno viaggiare solo con una carta d’identità e soggiornare in Serbia, Bosnia ed Erzegovina, Albania, Montenegro e Macedonia del Nord, per un massimo di tre mesi.
Lo prevede l’Accordo regionale sulla libertà di circolazione e soggiorno dei cittadini, che è stato preceduto da una serie di incontri e iniziative sul tema dell’integrazione regionale. Finora, questa idea è stata sostenuta principalmente dalla Serbia attraverso la “Mini Schengen”, ed è stata sostenuta anche da altri Paesi.
L’accordo prevede che i Paesi firmatari semplifichino le procedure amministrative per l’ingresso, l’attraversamento e il breve soggiorno dei cittadini muniti di carta d’identità.
Tutto ciò di cui avrà bisogno chiunque voglia recarsi in questi Paesi è una carta d’identità valida per periodo di almeno tre mesi, a condizione che non vi sia il divieto di ingresso e soggiorno e che non costituisca un pericolo per la sicurezza e la salute.
Gli Stati si scambieranno le copie delle carte d’identità biometriche entro un mese prima dell’entrata in vigore dell’accordo.
All’ingresso e all’attraversamento di ogni territorio verrà letto il documento personale biometrico, obbligatoriamente in formato elettronico, nonché la registrazione dei dati al controllo di frontiera sarà eseguita per tutti i cittadini degli Stati firmatari, afferma il documento.
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