Il capo della diplomazia serba Ivica Dacic, commentando la risposta della Commissione Europea alla lettera del primo ministro Aleksandar Vucic, ha dichiarato che l’Unione Europea “continua a nascondere la testa sotto la sabbia”.
Il presidente della Commissione Europea, Jean Claude Juncker, ha inviato la sua risposta alla lettera con la quale il Primo Ministro serbo ha inteso mettere in luce quegli elementi che chiaramente delineerebbero la presenza di un indirizzo anti-serbo della politica che si sta portando avanti in Croazia e nella regione.
“Juncker non ha risposto a nessuna domanda concreta di Vucic, non ha commentato la riabilitazione del regime fascista dello Stato Indipendente di Croazia (NDH), la liberazione dei criminali di guerra, l’erezione del monumento al terrorista ustascia Baresic, neanche gli insulti rivolti alla Repubblica di Serbia”, ha comunicato Dacic.
Inoltre, Dacic ha aggiunto che Juncker non ha neanche menzionato ciò che la Serbia ha fatto. “Ho già dichiarato in passato che l’UE appare sordomuta quando si tratta della politica anti-serba. Ma si è sempre pronti a criticare ciò che non si considera positivo da parte della Serbia. Questo non può continuare. Non abbiamo chiesto all’UE la pace nel mondo, ma la risoluzione della questione della politica anti-serba che un paese membro sta conducendo contro la Serbia e che minaccia la pace e la stabilità nella regione. Sinceramente non nutrivo alcuna speranza, quindi non sono deluso”, ha concluso Dacic.
Il vicepresidente del governo, Nebojsa Stefanovic, ha dichiarato che, considerando il risultato, sarebbe stato meglio non ricevere alcuna risposta da parte dell’UE.
La portavoce della Commissione Europea, Maja Kocijancic, ha confermato che il Presidente di questa istituzione ha risposto alla lettera del Primo Ministro serbo esprimendo la sua preoccupazione per i recenti sviluppi nei rapporti tra la Serbia e la Croazia. Come viene indicato dalla Kocijancic, Juncker ha scritto nella sua lettera che i rapporti e la collaborazione regionale, nonché il processo di riconciliazione, rappresentano i principi fondamentali che tutti i paesi candidati, i potenziali candidati, come anche i paesi membri dell’UE, devono rispettare
(B92, 31.08.2016. http://www.b92.net/info/vesti/index.php?yyyy=2016&mm=08&dd=31&nav_category=11&nav_id=1171660 )
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