Priština viene costantemente premiata per la mancanza della costruttività e per le sue mosse unilaterali, mentre minaccia chi è corretto come la Serbia, ha dichiarato il ministro degli Esteri serbo, Ivica Dačić.
Il ministro degli Esteri ha anche affermato che Priština viene premiata, ad esempio, con la recente decisione di discutere con l’UE la possibilità di liberalizzare i visti o di presentare una candidatura per l’adesione all’UE.
Nella sua ultima dichiarazione, il premier del Kosovo, Albin Kurti, afferma che il dialogo con Belgrado non è la sua priorità, nega l’esistenza dell’Accordo di Bruxelles e promette davanti al Parlamento del Kosovo che non permetterà mai la formazione della Comunità dei Comuni serbi.
“Questo dovrebbe essere motivo di preoccupazione per la comunità internazionale molto più che per Belgrado, poiché nega direttamente l’integrità dell’UE, considerando che l’accordo di Bruxelles è stato firmato da Catherine Ashton e Hashim Thaci”, avverte Dačić.
“Questi sono alcuni indicatori che mostrano chi è il favorito qui. Si vede chiaramente che trattano Priština come un figlio e, indipendentemente da quanto qualcuno ami la verità, la giustizia e i principi, il figlio è sempre il più importante. Per noi questo è un pessimo messaggio, perché dimostra due pesi e due misure”, ha dichiarato il capo della diplomazia serba.
Dačić ha anche detto di aver segnalato all’Alto rappresentante dell’UE per la politica estera, Josep Borrell, i problemi con cui sta affrontando Belgrado, visto il rifiuto di Priština di attuare quanto concordato, che paralizza completamente la possibilità di progredire nel dialogo.
Alla domanda su come la Serbia possa impedire a Priština di richiedere lo status di candidato all’UE, Dačić ha risposto che non possiamo impedire la richiesta in quanto non siamo membri (dell’UE).
(Politika, 01.12.2022)
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