Il Presidente serbo Tomislav Nikolic dovrebbe fare marcia indietro rispetto alla sua idea di correre per un secondo mandato presidenziale: è quanto ritiene Ivica Dacic, uno dei leader della coalizione di governo in Serbia.
Il Ministro degli Esteri, Ivica Dacic, ha sottolineato che il Partito Socialista, di cui è leader, sosterrà la candidatura alla Presidenza del Primo Ministro Aleksandar Vucic: Nikolic, piuttosto, dovrebbe ritirarsi dalla corsa alla carica.
Nikolic ha lasciato intendere la sua intenzione di candidarsi alle elezioni, previste per la prossima primavera, anche se il Partito Progressista Serbo, di cui è membro fondatore, ha all’unanimità sostenuto la candidatura di Vucic. I media serbi hanno ipotizzato che dietro alla scelta di Nikolic ci sia in realtà il sostegno di Mosca.
Anche se la Presidenza della Serbia è per lo più una carica cerimoniale, il voto è inteso per testare la popolarità di Vucic e della sua coalizione populista contro un’opposizione frastagliata in numerosi candidati. I partiti di governo hanno espresso la fiducia in una vittoria di Vucic con più della metà dei voti ed in un trionfo al primo turno di votazione.
“Vucic può garantire una indubbia e rapida vittoria”, ha insistito Dacic.
Vucic è un ex nazionalista estremo che ora sostiene di voler portare la Serbia verso l’adesione all’Unione europea pur mantenendo stretti legami con la Russia, e che ha dovuto affrontare le accuse di frenare il dissenso interno e la libertà dei media.
L’annuncio formale della data del voto presidenziale a doppio turno è previsto all’inizio del mese prossimo, ma numerosi sono i candidati ad avere già annunciato la loro candidatura. Tra questi, il leader ultranazionalista Vojislav Seselj, convinto filo-russo assolto dall’accusa di crimini di guerra da una corte delle Nazioni Unite, e l’ex ministro degli Esteri Vuk Jeremic, che ha ricoperto la carica di Presidente dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 2012-13.
(Abcnews, 18.02.2017)
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