Dacic: “Non ci saranno nuove elezioni quest’anno, ho un accordo con Vucic”

Il vice primo ministro e ministro degli affari esteri Ivica Dacic ritiene che non vi saranno elezioni anticipate prima della fine dell’anno e che al riguardo c’è un accordo relativo alla partecipazione al governo firmato con il premier Aleksandar Vucic. Per questo motivo non gli interessano le critiche che giungono da varie parti.

ospite della rete televisiva B92, Dacic in merito al rapporto tra il primo ministro Vucic e il Presidente della Repubblica Nikolci ha detto che su questo loro due devono parlare e che non ha sentito che vi siano problemi. Dacic ha aggiunto che capita che Nikolic abbia le sue opinioni ma il governo presieduto da Aleksandar Vucic dialoga su tutti i passaggi. Dacic ha dichiarato di rispettare Nikolic e di non ragionare alle sue spalle, e tuttavia di sentirsi più in sintonia con il rpimo ministro, con il quale condivide lo stesso orientamento strategico.

Dacic ha anche detto di non aver mai ascoltato da alcun interlocutore che il riconoscimento dell’indipendenza del Kosovo è la condizione per l’apertura dei negoziati di adesione all’Unione europea. A tal merito ha dichiarato di non aver letto la piattaforma preparata dal Presidente Nikolic perché non l’ha ancora ricevuta ma crede che ogni interruzione dell’implementazione degli Accordi di Brussels sul Kosovo non sarebbero un fatto positivo per la Serbia. “Credo che non viano possibilità per dei passi indietro. Gli Accordi di Brussels sono impegni congiunti, del governo come della Presidenza della Repubblica”, ha specificato Dacic.

In merito all’ipotesi di elezioni anticipate e di rimpasto di governo, Dacic ha ricordato che al Partito del Progresso Serbo (SNS) non serve il partito socialista per avere la maggioranza in Parlamento e in merito alle critiche avanzate da vari mebri dell’SNS sull asua azione e su quella di altri ministri socialisti ha affermato che non è intelligente reagire “quando pizzica ogni moscerino”. Dacic ha detto che cura solo i commenti e i rapporti con Vucic perché non ha firmato un patto di coalizione con altri esponenti dell’SNS. Alla domanda se il partito socialista possa uscire volontariamente dalla coalizione di governo dacic ha risposto: “Non ho mai visto una squadra uscire volontariamente dalla Serie A”.

Dacic ha sottolineato che il suo partito è sopravvissuto allo tsunami creato dall’SNS e da Vucic, mentre altri partiti, quale il partito democratico (DS) sono stati ridotti a brandelli.

Per Dacic i cambiamenti alla Costituzione sono un tema su cui riflettere attentamente e non si puà mettere mano ad essa spesso e in maniera parziale. Inoltre, ha ricordatoc he vi sono 35 capitoli negoziali per l’adesione all’Unione europea , alcuni dei quali richiedono delle modifiche costituzionali. “E questo non implica che debba essere toccato il Preambolo della Costituzione (NdT: dove si statuisce che il Kosovo è parte integrante della Serbia).

In merito al processo di selezione dei funzionari del partito socialista, il leader del partito ha dichiarato che “la zuppa non si mangia quando è bollente, ma che prima la si fa raffreddare e poi la si consuma rapidamente”. Egli ha ribadito che non intende procedere a sostituzioni o allontanamenti ma di garantire la gestione del partito nella maniera più efficinete possibile. “Vi è posoto anche per Milutin Mrkonjic, ma bisogna vedere in quale ruolo”.

“La presidenza dell’OSCE un peso ma anche un’opportunità per il paese”

Dacic ha detto che il ruolo di presidente di turno dell’OSCE è un peso ma anche una vittoria per il paese e ogni giorno ha la’opportunità di parlare con ministri europei. “Giovedì parlavo con il ministro tedesco, venerdì ho dialogato con i ministri degli esteri di Federazione Russa e Ucraina”, ha detto dacic, sottolineando anche i colloqui con i rappresentanti del Dipartimento di Statto degli USA, visto che l’OSCE funziona sulla base del consenso degli stati membri. Vucic ha ricordato che a ottobre vi sarà il vertice OSCE a Belgrado con la partecipazione di 57 ministri e che la Serbia è vista come un fattor epolitico positivo. In merito alla candidatura di Vuk Jeremic come segretario generale dell’ONU, Dacic ha detto che vi è tempo e che di questo se ne parlerà nella seconda metà dell’anno. “Se la Serbia entrerà nel processo di selezione della candidatura, il paese sosterrà fortemente la candidatura, in qual senso nessuno ha preso impegni ma si è parlato con Vuk Jeremic”.

In merito alle accuse dell’ex ambasciatore serbo in Gran Bretagna, secondo il quale la diplomazia serba è dilettantesca, Dacic ha ricordato che l’ex ambasciatore ha lavorato come tale ai tempi di Boris Tadic, e che ha implicitamente definito dilettante se stesso.

Alla considerazione per cui lui non parla inglese dacic ha risposto di none ssere colpevole se è nato in un contesto dove come lingua straniera si imparava il russo e che comunque in Russia parla serbo in quanto ministro della Serbia e che nel frattempo ha imparato l’inglese abbastanza bene.

“Quest’anno verranno nominati 34 ambasciatori”

Vucic ha ricordato che quest’anno verranno nominati 34 ambasciatori, di cui 12 già si conoscono. In alcuni casi sono in corso colloqui tra il Presidente Nikolic e il primo ministro Vucic e nei prossimi giorni si deciderà nel merito. Daci non vede sovrapposizioni tra il suo ruolo e le attività all’estero del presidente della Repubblica edel primo ministro. “Su ogni passaggio informo il rpimo ministro, che è il mio diretto superiore, e non ho mai fatto nulla contrario alla posizione del governo e del primo ministro”.

Dacic ha detto che le fila della diplomaziona serba devono essere rafforzate immettendo in esse personalità di valore quali artisti, giornalisti e accademici. In merito alla nomina del nuovo ambasciatore in Germania, Dacic ha detto che si farà la scelta ottimale.

L’eventuale partecipazione della Serbia alla cerimonia del ventennale della strage di Srebrenica sarò una scelta di politica estera e non ha notizie riguardo il fatto che una delle grandi potenze stia preparando il testo di una Risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite su Srebrenica.

(B92/Vecernje Novosti, 08.06.2015)

 

Share this post

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

scroll to top