“Per gli agricoltori lo Stato serbo sovvenzionerà il carburante nelle stazioni di servizio della compagnia “NIS” e il prezzo rimarrà di 179 dinari al litro per almeno un mese. Per gli altri, ci sarà un aumento minimo di due dinari. Lo Stato pagherà il 20% dell’accisa totale per poter stabilizzare i prezzi senza un’inflazione eccessiva e preservare la stabilità macroeconomica. E manterremo il prezzo dell’elettricità al livello più basso d’Europa”, ha affermato Aleksandar Vučić, Presidente della Serbia, ospite ieri sera dell’emittente “B92”.
Secondo lui, oggi si attende una decisione dell’UE. Come ha affermato, se la decisione dell’UE sarà di vietare l’importazione di tutte le fonti energetiche dalla Russia nel territorio dell’UE, questo sarà un grosso problema per la Serbia; la compagnia serba “NIS” starebbe già cercando importazioni da Paesi terzi.
Vučić ha affermato che, in previsione, è stata preparata una decisione per ridurre i dazi doganali al fine di poter importare petrolio da Paesi terzi e garantire la piena fornitura del mercato. Il Presidente serbo spera ma non crede nell’accordo tra Russia e Ucraina e aggiunge che la l’offensiva russa è senza dubbio più forte che nei tre giorni precedenti.
Come sottolineato, nelle ultime 24 ore ci sono stati dei terribili cambiamenti che avranno conseguenze anche per la Serbia, dal momento che gli Stati Uniti hanno vietato l’importazione di petrolio, gas e carbone dalla Russia. Vučić ha aggiunto che da giovedì non ci saranno più esportazioni dalla Serbia di olio, grano, mais e farina. “Stiamo mantenendo il cambio fermo, in modo che l’inflazione non si allontani da quanto abbiamo pianificato”, ha concluso.
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