Le modifiche alle leggi sul lavoro e sull’assicurazione pensionistica e infortunistica (Fond PIO), adottate con procedura d’urgenza dal Parlamento con 190 voti a favore su 250 deputati, entreranno in vigore domani. Secondo Nikola Altimparov, componente del Consiglio Fiscale, le modifiche sono importanti per tutti: bilancio dello Stato, imprenditori, ma anche per i lavoratori.
“Sappiamo che le modifiche alla legge sul lavoro e sull’assicurazione pensionistica e infortunistica sono impopolari ma tutti i paesi europei hanno liberalizzato il mercato del lavoro negli ultimi anni. La Serbia non lo ha fatto ed è una delle ragioni per le quali affonda nella graduatoria della competitività dei paesi. Questa è solo una delle condizioni necessarie ma non sufficienti per incrementare l’occupazione nei prossimi anni. La legge attuale era rigida, e vi sono stati casi in cui il datore di lavoro ha scoperto malversazioni da parte di un lavoratore, lo ha licenziato e i tribunali, per mera formalità di legge, ne hanno deliberato il reintegro. E’ evidente che in questo difficile contesto gli imprenditori assumono raramente”, ha detto Nikola Altimparov, membro del Consiglio Fiscale.
Il ministro del lavoro Aleksandar Vulin ha dichiarato ieri che i lavoratori saranno meglio protetti perché vi sarà un’attenzione maggiore per quanto riguarda le ispezioni: “Finora ci sono stati datori di lavoro che hanno ritardato il pagamento dei salari da un mese fino a due anni. Non siamo stati abbastanza attenti su questo”. Egli ha spiegato che l’applicazione della legge ridurrà molti abusi. “Attraverso un unico registro centralizzato gli ispettori potranno controllare se i contratti sono stati regolarmente registrati o meno e questo ridurrà la possibilità di abusi.
Quasi tutti i partiti hanno apprezzato la riduzione del numero dei componenti del Consiglio del fondo pensionistico. che dagli attuali 28, tra consiglio di gestione e di supervisione, si trasformerà in organo di indirizzo di 7 persone.
Orbovic: prendono dalle tasche dei lavoratori
Diverse migliaia di persone hanno protestato contro la nuova legge in piazza Nikola Pasic a Belgrado. La polizia ha fornito una cifra di 4200 persone mentre per i sindacati erano oltre 10.000. I cartelli esposti dicevano “La vita passa ma la pensione non arriva”, “Avanti, indietro ma il libretto di lavoro è vuoto”, “Legge del non lavoro”. Di fronte al palazzo della Presidenza della Repubblica hanno rivolto un appello a Tomislav Nikolic: “Quando arriverà alla sua firma questa legge, sia un uomo e non la firmi. Faccia sentire la sua voce contro qualcosa che non è buono per il paese e i suoi cittadini.
Il presidente dei Sindacati Uniti di Serbia Ljubisav Orlovic ha detto che questa è una legge che prende i soldi dalle tasche dei lavoratori per metterli nelle tasche dei datori di lavoro. “Anche noi vogliamo le riforme, ma non quelle che ci colpisocno alle spalle”.
(Blic, 18.07.2014)