60.000 aziende operano nel settore edile serbo, che impiega più di 200.000 persone. Queste aziende hanno anche legami diretti con altri 22 settori industriali. I funzionari si aspettano che, modificando la Legge sulla pianificazione e l’edilizia, miglioreranno il settore, risolveranno i problemi attuali e aumenteranno le entrate.
Tuttavia, alcuni esperti considerano queste rapide modifiche alla legge come un modo per alcuni individui e aziende di ottenere un rapido profitto.
Secondo le modifiche, l’abrogazione della legge sulla tassa di conversione “sbloccherà” più di 5.000 cantieri, dove potranno essere costruiti più di 15 milioni di metri quadrati di spazi abitativi/industriali.
Il Ministro dell’Edilizia, dei Trasporti e delle Infrastrutture, Goran Vesić, sottolinea che la conversione dei terreni senza indennizzo non sarà annullata per gli impianti sportivi perché, come afferma, sono oggetto di una legge separata.
Il professore di diritto, Miloš Živković, afferma che non c’è dubbio che l’abolizione della tassa di conversione sia una mossa utile in senso economico, dal momento che il settore delle costruzioni rappresenta il 6% del PIL nazionale e contribuisce all’aumento dell’occupazione, sostenendo lo sviluppo di altri settori industriali.
La dottoressa Iva Čukić, architetto e urbanista, sottolinea che gli emendamenti alla legge non hanno tenuto in alcun conto l’interesse del pubblico o le opinioni degli esperti in materia. Secondo l’autrice, le modifiche mirano ad accelerare vari processi, come il rilascio dei permessi di costruzione, a migliorare la disponibilità di informazioni sulle sedi dei notai, a convertire i terreni dal diritto d’uso al diritto di proprietà, nonché a conferire maggiore autorità al Governo della Serbia per l’attuazione dei piani attraverso un meccanismo speciale che non può essere monitorato né dal Parlamento nazionale né dalle autonomie locali.
Secondo l’autrice, accelerare i processi di costruzione consentirebbe ai singoli di ottenere un rapido profitto.
La Camera di commercio della Serbia ritiene che le modifiche alla legge garantiranno un maggiore contributo del settore edile alla crescita economica della Serbia, oltre ad amplificare l’interesse degli sviluppatori.
Il presidente della Camera di Commercio di Serbia, Marko Čadež, afferma che per la prima volta, grazie agli emendamenti alla legge, avremo un registro delle aree dismesse, ossia un elenco di edifici trascurati da decenni che potrebbero essere ristrutturati o costruiti al loro posto. “Questo significa che se un promotore vuole investire in un edificio in queste condizioni, può ristrutturarlo o demolirlo e costruirne uno nuovo al suo posto”, spiega Čadež.
(RTS, 28.02.2023)
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