La Serbia possiede le caratteristiche adatte per attirare gli investitori francesi che siano interessati ad investire nell’industria automobilistica, nell’energia e nella salvaguardia dell’ambiente, ha affermato il presidente dell’Unione delle Camere di Commercio della Francia (CCI Francia), André Marcon.
“Gli investitori francesi nutrono interesse anche nel settore agricolo e alimentare in Serbia, con una proiezione di 400 mln di euro di investimenti grazie ai fondi europei”, ha dichiarato Marcon nella sua intervista, sottolineando che la Serbia costituisce il centro economico dei Balcani occidentali.
“Il processo di integrazione europea e l’accesso al fondo per la riforma e lo sviluppo sono le condizioni favorevoli per attirare gli investitori francesi”: in questa ottica Marcon ritiene che sarebbe indispensabile, al fine di migliorare la competitività dell’economia locale, sostenere le riforme attuate dal governo serbo, come quelle che consentono di migliorare le finanze pubbliche, una maggiore flessibilità del diritto del lavoro o lo snellimento della procedura fallimentare.
“Si tratta di fattori importanti per gli investimenti esteri. Tuttavia, i nostri cittadini non hanno ancora abbastanza familiarità con il paese e con le sue potenzialità, e su questo dovremmo lavorare”, ha osservato Marcon, specificando che l’apertura della fabbrica di Hutchinson a Ruma e di Tigar Tyres, filiale locale della Michelin, rappresentano buoni esempi di cooperazione tra i due paesi.
Inoltre, rispetto al 2009, il volume del commercio tra Serbia e Francia è raddoppiato, grazie alla firma dell’accordo sul partenariato strategico nel 2011, così come grazie a diversi altri accordi riguardanti la cooperazione bilaterale. Mentre, parlando degli investimenti nel settore automobilistico, Marcon ha affermato che c’è ampio raggio di azione per un gran numero di progetti di investimento e che le aziende francesi rappresentano circa il 10% delle imprese internazionali del settore.
(eKapija, 26.07.2016)
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